COSENZA – (ANSA) – ”Il modello di raccolta differenziata denominato ‘porta a porta’, inserito nel programma politico-amministrativo del Sindaco e nel quale l’Amministrazione comunale di Cosenza ha da sempre investito, sta dando i suoi frutti al di là delle migliori previsioni”.
Lo afferma il Comune di Cosenza spiegando che ”in particolare, i dati acquisiti sulle varie frazioni raccolte nelle zone in cui si è recentemente esteso il servizio (lato ovest della città), nel periodo compreso tra il 23 luglio e il 22 agosto, riportano l’86% di differenziata e il 14% di rifiuto non riciclabile. Com’è noto, quello del ‘porta a porta’ è il sistema più difficile da avviare, ma è anche quello che, alla lunga, assicura i migliori risultati. Le difficoltà iniziali, che anche Cosenza ha dovuto affrontare, sono legate a due presupposti indispensabili per la sua riuscita: la collaborazione motivata dei cittadini e la capacità organizzativa ed operativa del gestore della raccolta. La prima è stata affrontata con un’adeguata informazione, la seconda con la massima collaborazione delle strutture comunali nei confronti della società appaltatrice del servizio, soprattutto nella fase di formazione del personale. Per altre zone diverse dalla parte ovest, come il centro storico, che presentano ancora delle criticità legate a particolari situazioni strutturali e sociali, si stanno intensificando gli sforzi sia sul fronte delle soluzioni tecniche, come i nuovi contenitori da esterno, sia su quello dell’informazione degli utenti”.
”Ma la raccolta in sé – rileva ancora il Comune – rappresenta solo un anello della catena virtuosa che sottrae i rifiuti alle discariche, trasformandoli in materie riutilizzabili. Il secondo passo è rappresentato da una struttura di selezione, imballaggio e vendita dei materiali riciclabili, che faccia rimanere nel territorio le risorse ottenibili dal rifiuto. E su questo il Comune di Cosenza ha approntato, con la stessa convinzione riposta nel sistema porta a porta, il progetto di un Centro di Riciclo, sul modello attualmente più evoluto, che prevede di ridurre quel 14% di non riciclabile fino al 2-3%. Il Comune ha già il sito e i capannoni, mancano solo i macchinari che saranno acquisiti o tramite finanziamenti pubblici o tramite finanziamenti privati”.
23 Novembre 2024