“Rifiutare la costruzione del nuovo ospedale, lasciando il Campo di Marte così com’è, sarebbe stata solo e soltanto mera miopia”. A parlare è Alessandro Tambellini, candidato per il centro sinistra al Comune di Lucca. Che si definisce orgoglioso di aver votato a favore della realizzazione del nuovo nosocomio.
“Per quanto riguarda le strutture di Maggiano ed Arliano – dice Tambellini – sono sempre stato dell’idea che dovevano e debbono essere valorizzate, a differenza di quanto è avvenuto sino ad ora. Per il Campo di Marte sono fermamente convinto che debba rimanere una struttura pubblica, al di fuori di ogni tipo di speculazione, come abbiamo sempre dimostrato negli atti che abbiamo votato. E’ chiaro che dopo quasi sette anni anche i patti, come l’accordo di programma del 2005, invecchiano e debbono essere rivisti. Non bisogna, tuttavia, dimenticare che il Campo di Marte appartiene all’ASL ed è assurdo ritenere di poter fare, a suon di carte bollate, contro gli enti invece che aprire con loro un confronto che sarebbe sicuramente positivo”.
“La politica della contrapposizione frontale preconcetta – aggiunge il candidato sindaco – è solo politica della stupidità. Io, prima del ‘gatto e della volpe’, che mi criticano e mi indicano come il povero Pinocchio in balìa degli altri, voglio gli interessi della città. E ho lavorato e lavoro per gli interessi della città, mentre altri si sono impegnati per valorizzare in questi anni i beni dei privati. A questo unico fine ho lavorato e gli atti parlano chiaro. La struttura di supporto per acuti da collocare nel Campo di Marte è già ora di attualità, semplicemente perché già ora l’ospedale si sta dando un’organizzazione tesa a stabilizzare la malattia nella fase acuta. L’ospedale di comunità o gli interventi sul territorio, tanto per fare un esempio, andavamo immediatamente discussi dopo la firma dell’accordo di programma così come discusso doveva essere il ruolo di Lucca nell’area vasta. E’ una delle tante e gravi inadempienze di chi ci ha governato sinora, bloccato su una politica di scontro con la Regione. In questi anni bisognava dialogare e contrattare il meglio per la città. E chi doveva farlo se non il sindaco? E chi se non il sindaco doveva avviare l’armonizzazione del Campo di Marte con il contesto di riferimento secondo le indicazioni che gli sono state fornite dal consiglio comunale?”
Conclude Tambellini: “Io di sicuro incontrerò prestissimo Rossi, proprio per parlare di tutto questo. Poi Angelini e Colucci potranno ben dire che vado a prendere ordini… Rimanere piantati nell’ambito localistico, prima che presuntuoso è semplicemente sciocco. Perché pensare che il bene della città invece che col dialogo tra tutti gli enti, che sono interessati alla realizzazione di opere importanti, debba ottenersi con lo scontro in tribunale non solo è presuntuoso ma stupido”.
23 Novembre 2024