Un fenomeno in crescita grazie al boom dei turisti appassionati delle dure ruote e a una rete che supera i settemila chilometri. Che entro i prossimi otto anni saranno 20mila
Le reti ciclabili sono un’opportunità per il turismo ma anche per l’occupazione. In Francia, secondo quanto riporta l’agenzia Adnkronos si stima che il mercato rappresenti un fatturato di 1,9 miliardi di euro e generi 16.500 posti di lavoro. Uno studio ‘Atout France’ citato dal quotidiano economico francese ‘Les Echos’ sostiene che i ‘velo touristes’, i cosiddetti ciclo turisti, spendono mediamente dai 61 euro, per i turisti che soggiornano nel posto, ai 75 euro al giorno, per i ciclisti itineranti contro 54 euro per i turisti ‘classici’. Un nuovo tipo di turismo che permette di allungare la stagione turistica, che si estende da metà aprile a fine ottobre, e che offre ottime prospettive per il futuro.
I turisti stranieri, scrive il quotidiano francese, “spesso in possesso di un forte potere d’acquisto approfittano delle infrastrutture ciclabili per scoprire la Francia”, che possiede circa 7.000 chilometri di percorsi ciclo-pedonali e che entro il 2020 dovrebbe possederne 20.000 come previsto da un progetto nazionale aggiornato nel maggio del 2010. Comunque ancora lontani da record della Germania: con i suoi 40mila chilometri di piste ciclabili generano un indotto di 9 miliardi.
Ma non si tratta solodi un fenomeno turistico. C’è di mezzo anche la recessione. “Con la riduzione del potere d’acquisto dei francesi legata alla crisi, le piste cliclabili possono rappresentare anche un ottimo mezzo per spostarsi e partire in vacanze low cost”, sottolinea al quotidiano l’Adrc, l’associazione dei dipartimenti e delle regioni ciclabii associata alla realizzazione di queste infrastrutture. Sempre più francesi scelgono la bici per spostarsi: sono già circa 24 milioni i francesi che usano la bicicletta e che ogni anno percorrono mediamente 85 chilometri.
E l’Italia? Si può stendere un velo pietoso sui 3.200 chilometri totali oppure ricordare il progetto del Politecnico di Milano, la ‘bicistrada’ di 679 km tra Venezia e Torino, la cosiddetta ‘VenTo’: è pronto fino all’ultimo dettaglio del progetto esecutivo, ma mancano sia i fondi per realizzarla sia, soprattutto, la volontà delle quattro regioni che attraversa di dare il via formale alla realizzazione.
Si tratta di un progetto immediatamente cantierabile, dal costo esiguo (80 milioni in tre anni) e capace di generare, secondo le proiezioni del Politecnico, ben 100 mln di indotto l’anno solo dai 155.000 turisti stimati, senza parlare della quantità di posti di lavoro che verrebbero creati dalla sua realizzazione, ancora non stimati.
Repubblica
22 Novembre 2024