Blitz contro i tagli decisi dal governo. Manifestazioni di cittadini organizzati da Legambiente in 14 centri urbani contro la riduzione delle risorse in questo settore. “E’ necessario un cambiamento di rotta: questo riguarda tre milioni di italiani”
“Basta, facciamo uscire i trasporti pendolari dalla preistoria”. E’ questa la richiesta dei volontari di Legambiente che hanno manifestato – in occasione della presentazione del dossier dell’associazione ‘Pendolaria 2012’ – insieme ai cittadini di 14 centri urbani, tra cui Roma, Napoli, Firenze, Bologna e Genova. Una sola richiesta: riformare il sistema del trasporto locale sui cui giornalmente viaggiano milioni di lavoratori. Quattordici presidi nei pressi di altrettante stazioni ferroviarie italiane per sottoporre all’attenzione del governo la situazione di degrado in cui versa il sistema dei trasporti pendolari italiano. Pendolaria 2012 denuncia lo stato di abbandono di stazioni e treni, la soppressione di corse e a volte anche di intere linee (ben 12 in Piemonte), oltre ai ritardi e al conseguente sovraffollamento.
Sono 2 milioni e 903 mila le persone che, nel nostro Paese, ogni mattina prendono il treno per andare al lavoro o all’università, e la sera per tornare a casa. Tuttavia, il gran numero di pendolari non viene rappresentato dalle forze politiche poichè – rileva Legambiente nel suo rapporto – da oltre dieci anni i finanziamenti per le ferrovie e le reti metropolitane sono rispettivamente del 15% e 14%, contro il 71% delle strade e autostrade dovuti alla Legge Obiettivo 2002-2012.
Anche quest’anno – denuncia l’associazione – alla crescita costante del numero di pendolari in Italia, si contrappongono tagli alle risorse, aumenti del costo dei biglietti in tutte le regioni e incertezze sugli investimenti, oltre ad un peggioramento sulla qualità del servizio. “Serve un vero e proprio cambio di rotta per dare a tre milioni di persone la possibilità di scegliere un treno pulito e puntuale”, commenta Edoardo Zanchini, vice presidente di Legambiente. Questa innovazione è indispensabile per garantire trasposti decorosi a 5 milioni di cittadini nel 2020.
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Repubblica
3 Dicembre 2024