Pioggia di sanzioni per l’Italia, manco a dirlo a causa della cattiva gestione dei rifiuti. Il nostro paese rischia infatti di dover pagare multe pesantissime – di preciso 56 milioni di provvisionale e 46 milioni ogni sei mesi – a causa della procedura di infrazione relativa alla messa in sicurezza delle discariche non in regola.
Uno dei motivi è legato alla caduta del Governo Monti, che ha di fatto bloccato l’iter di approvazione in Parlamento di alcune modifiche a decreti che avrebbero garantito il raggiungimento a livello nazionale degli obiettivi UE in materia di rifiuti e del loro corretto smaltimento e differenziazione.
Nonostante gli sforzi di ridurre le discariche, passate da 5.000 a 214) c’è ancora molto lavoro e alcune Regioni hanno sono in forte ritardo persino nell’uso delle risorse finanziarie disponibili. Per assurdo, siamo bacchettati da Bruxelles anche per le procedure di autorizzazione degli interventi, definite ‘barocche’.
Ad aggravare la situazione nazionale oltre alla caduta del Governo ci si sono messi anche 2 enti locali: la Regione Campania e il Comune di Roma.
Quanto alla prima, ci potrebbe costare ulteriori sanzioni per 180 milioni l’anno per la non corretta gestione dei rifiuti. Il piano presentato alla UE dalla Regione prevede il pieno regime nel 2016 ma ad oggi non sono state ancora adottate tutte le decisioni in merito alla localizzazione degli impianti, in particolare per l’opposizione del Comune di Napoli mentre la raccolta differenziata procede a rilento.
Quanto a Roma, la Capitale è coinvolta in 2 procedure di infrazione: una per aver utilizzato quasi sempre la discarica come sistema di smaltimento dei rifiuti, spesso neppure trattati, e l’altra per non aver diffuso in tutto il teritorio cittadino la raccolta differenziata e per il mancato controllo dei cittadini
di Luca Scialò – TuttoGreen
23 Novembre 2024