(ANSA) – AOSTA, 18 GEN – Il Consiglio dei ministri di oggi ha deciso di impugnare la legge regionale relativa alle Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti che impedisce il trattamento a caldo dei rifiuti, approvata a seguito di un referendum propositivo, svoltosi il 18 novembre scorso, e promosso contro la costruzione di un pirogassificatore deciso dalla Giunta regionale.
Secondo il Governo la norma si pone in contrasto con l’art. 117 della Costituzione e con lo Statuto di autonomia della Valle d’Aosta in quanto ”il trattamento e la gestione dei rifiuti sono riconducibili alla materia, di potesta’ legislativa esclusiva statale, della tutela dell’ambiente e dell’ecosistema”.
«La Giunta regionale dovrebbe opporsi di fronte alla Corte costituzionale all’impugnativa del Governo della legge sui rifiuti, deve farlo per tutelare la volontà popolare e per difendere le proprie prerogative». Lo ha dichiarato all’Ansa Fabrizio Roscio, presidente dell’associazione Valle Virtuosa che ha promosso il referendum contro il pirogassificatore, commentando la decisione del Consiglio dei Ministri di impugnare la nuova legge regionale sulla gestione dei rifiuti.
“Con tutti i problemi che ha il nostro paese – aggiunge Roscio – è triste constatare che il Governo ritenga più importante tutelare gli interessi dei costruttori di inceneritori piuttosto che rispettare l’esito di una consultazione popolare».
«Indipendentemente dall’esito giuridico di questa vicenda – conclude Roscio -, il problema è di carattere politico: la volontà della comunità valdostana è stata espressamente dichiarata e mi chiedo se la classe dirigente abbia intenzione di andare contro questo pronunciamento».
23 Novembre 2024