Il volume “Acquisti Sostenibili”, pubblicato da Edizioni Ambiente, si presenta come il primo manuale italiano rivolto a chi lavora in organizzazioni pubbliche e private, per inserire i criteri ecologici e sociali nelle procedure di appalto di beni, servizi e opere.
Il manuale intende rispondere, in trecentocinquanta pagine, a tre questioni fondamentali, ovvero perché introdurre gli acquisti sostenibili, come cambia il quadro di riferimento italiano, europeo e internazionale relativamente agli strumenti per la sostenibilità ambientale e sociale di prodotto e di organizzazione, come introdurre, operativamente, i criteri ecologici e sociali nelle amministrazioni pubbliche (il GPP) e nelle imprese.
L’introduzione, a firma del ricercatore del dipartimento di studi di impresa, governo e filosofia Andrea Appolloni e del noto economista Gustavo Piga (entrambi dell’università di Roma Tor Vergata), evidenzia le potenzialità della domanda pubblica come motore propulsivo di economia più sostenibile. Già dal primo capitolo l’analisi si infittisce, argomentando come siano importanti, anche e soprattutto in tempi di crisi, gli acquisti sostenibili, quale strumento di conversione ecologica e sociale dell’economia, visto che le scelte di conversione non possono essere lasciate solamente al mercato, forse inadatto a cogliere tutti i segnali che provengono dalla complessità del contesto ambientale, da cui nessuno può più prescindere.
Gli appalti pubblici possono determinare le tendenze della produzione e del consumo e, grazie a una domanda sostenuta di beni “più ecologici” da parte delle pubbliche amministrazioni, possono creare o ampliare i mercati di prodotti e servizi meno nocivi per l’ambiente, oltre a incentivare le imprese a sviluppare tecnologie ambientali.
Il secondo e terzo capitolo permettono al lettore di conoscere il quadro politico, normativo e regolamentare internazionale, europeo e italiano all’interno del quale si colloca la politica per gli acquisti sostenibili. Vengono quindi ampiamente documentate le azioni degli organismi internazionali – OCSE, ONU e Unione Europea – e dei governi per il consumo e la produzione sostenibile, la responsabilità sociale e i sistemi di etichettatura e certificazione della qualità ambientale dei processi e dei prodotti. Viene inoltre presentata, in modo efficace ed esauriente, una cassetta degli attrezzi che le organizzazioni pubbliche e private, attraverso le procedure di appalto, devono conoscere ed utilizzare per ridurre gli impatti ambientali delle produzioni e tutelare il lavoro dignitoso lungo le catene di fornitura.
Nel capitolo quattro si illustra poi, passo dopo passo, l’intero processo per l’adozione degli acquisti sostenibili, dalla definizione delle politiche, degli obiettivi e delle strategie di gestione del processo d’acquisto fino ad arrivare al dialogo con i fornitori e al monitoraggio. Il capitolo, che riporta anche le buone pratiche italiane ed internazionali, si chiude poi con una vera e propria check-list per l’attuazione delle politiche per gli acquisti sostenibili, che permetterà a tutti gli operatori di essere guidati in ogni singola fase di tale processo.
Il capitolo cinque, infine, estende alle imprese i concetti e le procedure per rendere sostenibili gli acquisti e le catene di fornitura, fino ad arrivare alla realizzazione di nuovi prodotti, più attenti all’ambiente e ai diritti sociali. Per affrontare con cognizione tale argomento il volume scrive pagine importanti sull’importanza del capitale reputazionale e la creazione di valore condiviso con i fornitori nonché analizza, con estrema puntualità, i sistemi di valutazione del rischio e le modalità di realizzazione si sistemi per il vendor rating sostenibile.
Un volume importante, quindi, che colma egregiamente una lacuna, sia sotto il profilo teorico che sotto quello puntualmente operativo, per facilitare l’attuazione delle politiche pubbliche e private per gli acquisti sostenibili.
GreenReport
22 Novembre 2024