Alba nodo di Lucca e piana è ancora in attesa di una risposta alla lettera aperta nella quale si chiedeva al sindaco di Capannori Del Ghingaro di uscire dall’ambiguità ritirando la propria firma dal protocollo d’intesa per la realizzazione degli assi viari che ha sottoscritto insieme a tutti gli altri amministratori della piana.
E siamo ora qui a denunciare, insieme a Sinistra per Capannori, un ulteriore grave aspetto dell’ambiguità di tutto il dibattito intorno agli assi viari: le recenti affermazioni dell’assessore provinciale Rovai hanno svelato il fatto che gli assi viari non saranno messi in discussione, nonostante il tavolo di confronto organizzato dalla provincia a cui partecipano le amministrazioni insieme ad associazioni e comitati. Ha svelato a chi partecipa al tavolo con l’intento di confrontarsi, discutere e fare proposte sulla mobilità partendo da una situazione non precostituita, che esiste un convitato di pietra: gli assi viari. Soprattutto ora che sembra che i finanziamenti per costruire il 45,3 % dell’opera siano stati trovati (fonti giornalistiche), andando incontro anche alle “richieste” di Capannori che chiedeva di finanziare non solo l’asse nord sud.
Questo dato di realtà sballa fortemente il tavolo di confronto in quanto non potendo mettere in discussione un’ opera così impattante e condizionante la mobilità e l’ambiente della piana la discussione è falsata e fuorviante: è come se si fosse approvata la costruzione su un territorio di un inceneritore e nello stesso tempo si volesse fare il porta a porta.
Allora a cosa servono questi tavoli? A quietare la protesta? A dimostrare che è possibile una “convivenza” della mobilità alternativa (alternativa a che?) con gli assi viari?
La Provincia e le Amministrazioni di Lucca, Capannori, Porcari e Altopascio partecipano a questi tavoli senza aver fatto un passo indietro dalla loro posizione favorevole agli assi, senza aver stretto con la cittadinanza un patto a difesa della salute degli abitanti e del territorio della piana rispetto a questa opera che ormai, dal punto di vista procedurale, vive di vita propria.
In tutto questo qual’è il ruolo dei comitati?
I comitati devono capire che vengono ad essere messe in discussione azioni di dettaglio ma non l’impianto stesso! Dunque è facile immaginare e prevedere che i soli risultati possibili saranno delle modifiche parziali ai tracciati che, sappiamo, ai comitati non interessano, mentre si manterrà inalterata la soluzione del potenziamento della viabilità che avrà ormai definitivamente cancellato il tema della mobilità alternativa.
I comitati riprendano la loro autonomia dalle istituzioni e dai partiti e sappiano scegliere bene i propri rappresentanti, soprattutto ora che con l’arrivo dei finanziamenti il gioco si farà duro e dovranno dar voce ad una comunità fortemente minacciata.
E Capannori, che ha dimostrato più sensibilità rispetto ad altri per scelte di mobilità alternativa, trovi il coraggio di stringere un patto con la propria comunità e dica un no senza se senza ma a questo “monolite” che apparentemente migliora situazioni critiche del proprio territorio (marlia) ma ne compromette irrimediabilmente altre (lammari). Ponga fine a questa ambiguità strutturale che fa si che la commissione consiliare mobilità e ambiente non metta in discussione l’impianto degli assi ma soltanto la sua realizzabilità per lotti.
Se vogliono essere corretti il sindaco di Capannori e la commissione consiliare facciano in modo di convocare al più presto un consiglio comunale che si pronunci chiaramente in nome della comunità capannorese.
E finalmente si esca dalla propaganda!
Alba Lucca e piana
Sinistra per Capannori
22 Novembre 2024