Su Wired di ottobre, il risultato di un’indagine sulla democrazia in Italia: dalla spesa pubblica ai finanziatori privati, partito per partito. La democrazia è senza prezzo, ma ha un costo. Negli ultimi vent’anni i partiti politici italiani hanno incassato l’equivalente di oltre cinque miliardi di euro. Sono tutti soldi che vengono dalle tasche dei cittadini. La fetta maggiore è il finanziamento pubblico erogato sotto forma di rimborsi elettorali, ma almeno 1,9 miliardi di euro arrivano da quasi 29mila donazioni di cittadini, aziende, fondazioni e altre organizzazioni. Wired ha organizzato questo fiume di denaro pubblico e privato – tutti i dettagli sul numero di ottobre in edicola domani – raccogliendo per la prima volta tutte le cifre in un archivio liberamente consultabile e scaricabile.
Gli stessi dati hanno permesso di creare #Soldiaipartiti un’ infografica interattiva che consente di esplorare tutti, ma proprio tutti, i grandi e i piccoli finanziatori privati della politica italiana, chi hanno sostenuto e quando. Incrociando donazioni e voti alla Camera, Wired ha anche creato Wp ( Wired-politics) un indice che misura la capacità dei partiti di attrarre donazioni. Una misura che sarà sempre più importante nei prossimi anni, visto che il finanziamento pubblico sembra destinato a scomparire e il fundraising dai privati diventerà cruciale.
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25 Novembre 2024