In Uruguay si stima che un cittadino su tre possegga un’arma e solo la metà risulta regolarmente registrata. La popolazione armata è un pericolo: feriti e decessi causati da armi da fuoco sono in aumento.
Proprio per questo motivo il governo ha creato la campagna Armas para la vida.
Marcelo Barzelli, responsabile della Comunicazione del Ministero degli Interni, spiega in cosa consiste questa singolare iniziativa: “Il cittadino consegna un’arma e riceve, in cambio, un’arma per la vita. Un’arma di conoscenza come lo è un computer portatile o un’altra, per l’esercizio o il lavoro, come è la bicicletta. Cerchiamo così di collaborare nell’importante lavoro di disarmare la società uruguayana, un lavoro vitale verso una convivenza pi armoniosa, per risolvere le differenze attraverso il dialogo e il negoziato”.
La campagna prende spunto da un’idea simile attuata nel paese dal precedente governo che regalò un computer ad ogni bambino, proprio per far entrare nelle case l’informazione: l’arma vera per affrontare la vita! Anche questa volta un messaggio vero e concreto rivolto ai cittadini per dissuaderli dall’utilizzo delle armi come risposta alle difficoltà della vita!
Il tempo per compiere questa sorta di baratto è di sei mesi, in seguito entrerà in vigore una legge che prevede una pena da 1 a 12 anni per chi possiede un’arma illegalmente
Non possiamo che lodare ancora una volta queste soluzioni creative e significative messe in atto per risolvere i grandi problemi della nostra società!
22 Novembre 2024