Ottanta persone hanno partecipato alla presentazione alla Stazione Leopolda: si tratta di un particolare istituto di credito e ciascun associato può offrire quello che più giudica opportuno: lezioni, accompagnamento, lavori manuali
PISA. Sabato 24 gennaio, nella sala convegni della stazione Leopolda Pisa, il gruppo promotore della Banca del Tempo Pisa ha presentato la neocostituita associazione di promozione sociale. All’incontro hanno partecipato circa ottanta persone, tra cui due rappresentanti della Banca del Tempo di Pontedera, che hanno arricchito la serata raccontando la loro esperienza.
La serata ha avuto inizio con una breve introduzione del presidente Luca Meazzini su modalità e motivazioni che hanno portato alla costituzione della Banca, in un percorso cominciato nel giugno 2014 da un fortunato incontro durante l’ultima Festa del Presente a Pisa.
Poi si è voluto dare una piccola dimostrazione di ciò che significa mettere il proprio saper fare a disposizione degli altri, uno dei principi fondamentali della Banca: Maria Broccardi, socia e membro del direttivo, ha coinvolto tutti i presenti in un gioco fatto di musica, movimento, contatto.
Successivamente Luca Meazzini ha cercato di spiegare cos’è una Banca del Tempo e quali sono i principi su cui è fondata: «Essa è un luogo d’incontro aperto a tutti e tutte, in cui ciascuno prende un po’ del proprio tempo e lo mette a disposizioni di altri, condividendo servizi e attività, ma anche saperi ed esperienze, perché lo scopo principale di una Banca del Tempo è quello di riuscire a costituire una comunità di persone capaci di aiutarsi, quanto meno nelle piccole esigenze quotidiane, recuperando le vecchie abitudini tipiche del buon vicinato».
Ciò costituisce la filosofia di questo particolare istituto di credito, in cui ciascun associato potrà offrire liberamente ciò che più riterrà opportuno: lezioni, accompagnamento, lavori manuali, ecc. All’interno della Banca si potrà beneficiare anche di corsi, laboratori e lezioni di gruppo che, oltre a far accrescere le conoscenze degli associati, saranno utili anche per socializzare, favorendo il naturale scambio di prestazioni.
Roberto Lepera e Giulio Galdi hanno poi spiegato quelle che sono le principali regole che disciplinano l’associazione, come funziona e come avvengono nel concreto gli scambi, partendo dall’esperienza che il gruppo promotore ha maturato nel fare i primi scambi, testando così anche l’organizzazione creata. C’è chi ha usufruito di lezioni di oratoria, di musica, consulenze informatiche, accompagnamento con auto, pranzi. Si è sottolineato lo spirito amichevole e la soddisfazione reciproca che si creava al momento della prestazione, perché «quando si compiono azioni libere dal denaro, e fatte semplicemente per il piacere di farle, tutto è molto più bello e semplice».
E’ stato sottolineato che una Banca del Tempo è un istituto di credito particolare, in cui non viene depositato denaro, ma tempo da scambiare. Come una vera e propria banca, funziona sulla base dei movimenti in entrata ed in uscita (crediti e prestiti di tempo), effettuati dai soci, registrati su libretti di assegni e conti correnti personali, periodicamente contabilizzati e verificati in modo da assicurare condizioni di sostanziale pareggio tra entrate ed uscite di ogni associato. Ma dei soldi non c’è traccia.
A ogni nuovo socio viene intestato un conto corrente-tempo, nel quale si conteranno i movimenti dare-avere, e viene consegnato un libretto degli assegni-tempo, che verrà usato quando si richiederà una prestazione ad un altro socio.
Chiunque possa mettere a disposizione degli altri parte del proprio tempo ed, ugualmente, abbia necessità di ricevere in cambio aiuto e sostegno dagli altri, è un potenziale socio correntista della Banca; il principio regolatore è quello dello scambio, del dare/avere.
Lo scambio è alla pari: un’ora per un’ora. Cosa vuol dire? Semplicemente che il tempo di un pensionato, che aiuta nei lavori di tinteggiatura, ha lo stesso valore di quello di un insegnante che segue un bambino per i compiti. I servizi scambiati sono i più disparati; si va dalle semplici attività di tutti i giorni, a vere e proprie prestazioni professionali: lavori domestici, custodia di bambini ed anziani, cura e piccole prestazioni per la casa ed il giardino, lezioni, consulenze, disbrigo di pratiche amministrative e burocratiche, organizzazione di feste, bricolage,… la lista potrebbe continuare all’infinito.
Le richieste e le offerte vengono gestite dallo sportello, in pratica la segreteria, il luogo dove anche ci si dovrà recare per associarsi ed eventualmente per chiedere informazioni.
«La serata è stata un successo – concludono gli organizzatori- la sala convegni era piena, segno che comunque c’è un grande interesse per questo nuovo modello sociale basato sui rapporti umani e non sul denaro. Sono state raccolte circa trenta preiscrizioni», che vanno ad aggiungersi ad altre 50 circa di persone interessate attivamente al progetto, che hanno già fornito una lista di prestazioni offerte e cercate.
Lo sportello sarà aperto a partire dal mese di febbraio, tutti i martedì dalle 10 alle 12.30 e tutti i giovedì dalle 15 alle 18, presso la segreteria della Stazione Leopolda di Pisa, piano primo in piazza Guerrazzi, 2. Si può contattare la Banca anche via email al seguente indirizzo: bancadeltempopisa@gmail.com – su Facebook “Progetto Banca del Tempo Pisa” e al numero 329.82.87.857. A breve sarà pronto pure un sito Internet. Il tirreno
22 Novembre 2024