Il ddl è stato approvato al Senato e ora torna alla Camera. Interessanti le misure in materia di rifiuti dove viene introdotta la sperimentazione del vuoto a rendere, la penalizzazione per il conferimento in discarica, le multe per i mozziconi di sigaretta per strada
A circa un anno dalla sua approvazione alla Camera dei Deputati il ddl recante “disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”, noto come Collegato Ambientale, è stato approvato al Senato. 156 i voti favorevoli, 85 quelli contrari, 14 le astensioni. Il documento torna così all’esame di Montecitorio per l’approvazione definitiva. (Per leggere il testo completo clicca qui)
Al suo interno tantissime misure che riguardano diversi ambiti: economia circolare, mobilità sostenibile, prevenzione del rischio idrogeologico, rifiuti, acquisti verdi della Pubblica amministrazione e altro ancora. “Rispetto al testo della Camera, che già era stato molto rafforzato con importanti misure in favore dell’ambiente e della green economy, al Senato ci sono state ulteriori positive integrazioni in vari campi – ha dichiarato il presidente della commissione Ambiente di Montecitorio, Ermete Realacci – Fatta una rapida verifica del testo definitivo, penso ci siano tutte le condizioni perché la Camera lo approvi celermente e senza alcuna modifica per renderlo operativo”.
Dal presidente della Commissione Ambiente del Senato, Giuseppe Marinello, parole quasi di trionfo: “L’Italia finalmente si dota di una agenda verde innovativa che pone il paese all’avanguardia per la green economy. L’introduzione della mobilità sostenibile, le misure per la prevenzione del rischio idrogeologico e la difesa del suolo, gli sgravi per le bonifiche dell’amianto, la difesa del mare dall’inquinamento e dai rifiuti nonché l’istituzione di nuove aree marine protette e tutte le altre misure previste dal collegato ambientale rappresentano una scommessa vinta”. Molto soddisfatto anche il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti: “Il Collegato Ambientale è un provvedimento strategico per l’Italia che guarda con fiducia alla COP21 di Parigi, sulla strada già tracciata dell’economia circolare”.
Toni entusiastici che però non trovano riscontro in tutti, come ad esempio in Utilitalia, federazione che con 577 aderenti rappresenta il 65% delle aziende che forniscono servizi ambientali agli italiani. Raggiunta da La Press alla fiera Ecomondo di Rimini ha criticato soprattutto le misure in materia di rifiuti: “Mentre entro fine mese arriverà il via libera definitivo dalla Camera – ha dichiarato all’agenzia il presidente Filippo Brandolini – proprio a Montecitorio sono in fase di approvazione anche alcune direttive europee in contrasto con quando contenuto nel collegato”. Un esempio è il fatto che nel ciclo di gestione dei rifiuti si adotti ancora come obiettivo la percentuale di raccolta differenziata quando l’obiettivo stabilito dall’Unione europea è la percentuale di riciclo.
Per quanto riguarda i rifiuti le novità non sono comunque poche: è prevista l’estensione dell’Ecotassa anche agli inceneritori che non praticano il recupero energetico, con varie misure viene penalizzato il conferimento in discarica, incentivata la raccolta differenziata, promossa la riduzione dei rifiuti non riciclati, del compostaggio domestico e di comunità (ospedali, mense, quartieri, ecc). Per un anno viene istituita in via sperimentale e su base volontaria la pratica del vuoto a rendere nei bar e ristoranti, per i produttori di birra e di acqua minerale. Un decreto del ministro dell’Ambiente disciplinerà, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del ddl, le modalità della sperimentazione, comprese le forme di incentivazione. Arrivano poi le multe (da 30 a 150 euro) per chi getta a terra rifiuti di piccolissime dimensioni, che possono essere aumentate del doppio se si tratta di mozziconi di sigaretta.Il 50% delle risorse derivante dalle sanzioni verrà utilizzato per ‘apposite campagne di informazione da parte degli stessi comuni, volte a sensibilizzare i consumatori sulle conseguenze nocive per l’ambiente derivanti dall’abbandono dei mozziconi dei prodotti da fumo, nonché alla pulizia del sistema fognario urbano’.
Sul fronte della mobilità sostenibile è previsto uno stanziamento di 35 milioni di euro per i comuni con più di 100mila abitanti, i quali, anche in associazione, potranno presentare progetti per limitare traffico e inquinamento “incluse iniziative di piedibus, di car-pooling, di car-sharing, di bike-pooling e di bike-sharing, la realizzazione di percorsi protetti per gli spostamenti, anche collettivi e guidati, tra casa e scuola, a piedi o in bicicletta, di laboratori e uscite didattiche con mezzi sostenibili, di programmi di educazione e sicurezza stradale, di riduzione del traffico, dell’inquinamento e della sosta degli autoveicoli in prossimità degli istituti scolastici”. Si stanziano inoltre 5 milioni l’anno alla Regione-Emilia Romagna per il completamento del corridoio europeo EUROVELO 7, la riqualificazione ad uso ciclopedonale del vecchio tracciato ferroviario dismesso Verona-Bologna. Grazie a modifiche normative chi usa la bici per andare al lavoro godrà dell’estensione dell’assicurazione Inail in caso di incidente. Bruno Casula – Eco dalle città
22 Novembre 2024