CAPANNORI. Dal 1º dicembre la raccolta dei rifiuti “porta a porta” sarà estesa ad altre otto frazioni della zona nord-est del territorio comunale: Camigliano, Gragnano, Lappato, San Colombano, San Martino in Colle, Segromigno in Piano, Segromigno in Monte e una parte di San Gennaro. Altri 10.320 cittadini, da dicembre, entreranno come parte attiva all’interno del progetto “Rifiuti Zero”. Aggiungendo gli abitanti di queste frazioni agli abitanti che già praticano il “porta a porta” si raggiungerà il numero di 36mila cittadini che praticheranno questo tipo di raccolta, circa l’80% dell’intera popolazione del comune di Capannori. «Siamo giunti all’estensione del quarto lotto per la raccolta “porta a porta”. Un risultato importante – spiega l’assessore all’ambiente Alessio Ciacci -. Nel 2005, quando abbiamo cominciato con il progetto “Rifiuti zero entro il 2020” coinvolgendo 600 abitanti di Guamo, eravamo il primo comune in Toscana ad intraprendere il percorso del “porta a porta”. Oggi altri comuni limitrofi hanno intrapreso la stessa strada. La raccolta “porta a porta” è un impegno di tutti per rendere più sostenibile l’ecosistema in cui viviamo. Il progetto “Rifiuti Zero” entro il 2020 si affianca ad altri progetti avviati dal comune di Capannori a tutela dell’ambiente: ricordiamo il distributore del latte alla spina – a cui se ne aggiungerà un secondo -, le eco sagre, la via della buona acqua. Sono in attivazione in oltre altri importanti progetti per la salvaguardia ambientale: l’eliminazione delle stoviglie usa e getta di plastica dalle mense scolastiche, i pannolini lavabili e riutilizzabili, il distributore dei detersivi alla spina». Verranno apportate alcune migliorie nella qualità del servizio, spiega Alessandro Bianchi dell’Ascit: «Aggiungeremo un sacco per la carta e cartone, oltre al contenitore di colore bianco: questo perché spesso accade che alcune carte molto leggere si spargano nell’ambiente al momento della raccolta da parte del mezzo Ascit. Inoltre, l’estensione del “porta a porta” al quarto lotto permetterà l’assunzione di nuovo personale». Fatto che – precisa il vice sindaco Luca Menesini – «non determinerà un maggior costo in termini di bolletta. le spese per il personale sono infatti ammortizzate dal minor costo per lo smaltimento dei rifiuti, diminuito grazie al riciclaggio possibile dalla raccolta differenziata, che incideva per un buon 50% sulla bolletta». Bianchi annuncia anche che all’inizio del 2010 partirà la fase di sperimentazione della cosiddetta “bolletta puntuale”. Avrà una parte fissa calcolata in base ai metri quadri dell’abitazione e al numero di abitanti che vi vivono, più una parte variabile calcolata sulla percentuale dell’indifferenziato. Con un sistema di codice a barre, diverso da abitazione ad abitazione, verrà calcolato l’importo da pagare per la parte variabile, in base alla quantità del rifiuto non riciclabile: tanto più sarà consistente la quantità del non riciclabile, tanto più il costo della parte variabile della bolletta salirà. Questo sarà un incentivo per la popolazione a cercare di usare di più materiali riciclabili. Alessandra Bandoni
23 Novembre 2024