Al via la progettazione definitiva del biodigestore Cermec, adesso l’obbiettivo sono i fondi Pnrr
Ciacci: «Si tratta di un progetto a elevato valore aggiunto per questo territorio, che potrà mantenere un ruolo fondamentale anche con Retiambiente»
Il nuovo Piano industriale di Cermec – la società interamente partecipata dai Comuni di Massa e Carrara, dedita all’economia circolare – può iniziare a prendere forma: si è conclusa ieri la procedura di gara per l’affidamento dei servizi di ingegneria e architettura per la progettazione definitiva, a fronte di un importo contrattuale pari a poco meno di 210mila euro.
A uscire vincitore dalla gara pubblica è un raggruppamento temporaneo d’imprese, che sarà costituito da Cube srl, C.G.A. Consulenze generali ambientali srl e l’ing. Alessandro Mascitti.
«Con la conclusione della gara – commenta l’amministratore unico della società, Alessio Ciacci – abbiamo fatto un altro significativo passo verso la riqualificazione degli impianti di Cermec che saranno più efficienti e più sostenibili, sia da un punto di vista ambientale che economico. Si tratta di un progetto a elevato valore aggiunto per questo territorio che potrà mantenere un ruolo fondamentale anche nel nuovo assetto dei servizi pubblici legato all’entrata in Retiambiente», ovvero il nuovo gestore unico per i servizi d’igiene urbana nell’Ato Toscana costa.
Al cuore del nuovo piano industriale di Cermec c’è la realizzazione di un nuovo biodigestore anaerobico – per un investimento stimato in 23,4 mln di euro – in grado di produrre energia da fonte rinnovabile (biogas e biometano) oltre a compost impiegabile anche in agricoltura biologica.
Si tratta di una risposta essenziale alle necessità di gestione rifiuti del territorio, che si fa sempre più pressante insieme alla crescita della differenziata; ad oggi infatti, secondo stime Arpat, circa il 10% dell’organico raccolto in Toscana viene spedito altrove, per carenza d’impianti adeguati di prossimità.
Un impianto innovativo, che non a caso punta ad accedere alle risorse europee messe a disposizione del nostro Paese tramite il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
«L’obiettivo – spiegano nel merito da Cermec – è quello di rispettare rigorosamente i tempi previsti dal Codice dei contratti e dal disciplinare di gara per poter concorrere al bando per l’assegnazione al progetto dei fondi previsti dal Pnrr a favore di investimenti nel campo della transizione ecologica. Il nuovo Piano industriale, infatti, è coerente con lo sviluppo di tecnologie – quali la digestione anaerobica – che si collochino nella logica dell’economia circolare e del massimo riciclo di materia (col compostaggio) e di energia (con il recupero del biogas e il suo upgrading a biometano) dal trattamento dei rifiuti urbani».GreenReport