2020: cala la produzione dei rifiuti ma non la raccolta differenziata di carta e cartone. Il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici supera l’87%: centrati gli obiettivi UE con 10 anni di anticipo.
Con una resa pro-capite media di 57,2 kg/abitante-anno, nel 2020 sono stati differenziati complessivamente quasi 3,5 milioni di tonnellate di materiale cellulosico, con un lieve decremento dello 0,6% sull’ultimo anno, effetto diretto delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, pari a circa 22mila tonnellate.
Una flessione che non riguarda il Sud che con 34mila tonnellate (+4%) di carta e cartone raccolte in più rispetto al 2019 continua il suo percorso di crescita, superando le 900.000 tonnellate complessive.
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I numeri del Rapporto confermano la centralità della raccolta differenziata come abitudine quotidiana, anche in uno scenario profondamente mutato, a partire dalla riduzione della produzione dei rifiuti che ha avuto una flessione prevedibile con la pandemia.
Ciò nonostante, le raccolte differenziate hanno tenuto, in particolare quella di carta e cartone: in un contesto in cui – a livello nazionale – i rifiuti si riducono del 3% e le raccolte differenziate complessive calano del 2,5%, quella di carta e cartone diminuisce di poco, solo dello 0,6%. In controtendenza il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici arrivato a quota 87%, ben 6 punti percentuali sopra rispetto al 2019.
Questo trend, frutto anche delle nuove abitudini di vita e di consumo legate al ricorso allo smart working, all’assenza di turisti e alla chiusura di esercizi commerciali e della ristorazione, emerge con maggior forza nelle grandi città come Milano, Torino e Firenze. In queste realtà la produzione complessiva di rifiuti urbani diminuisce (-8,2%) come pure la raccolta differenziata complessiva (-8,5%) ma la frazione carta e cartone meno delle altre (-3,5%). Ciò significa che l’attenzione per i rifiuti cellulosici, anche in un contesto in cui se ne producono meno, resta alta.
Il Rapporto delinea una situazione italiana caratterizzata da aree con andamenti discontinui. Sono state confermate le proiezioni di dodici mesi fa ma con valori nettamente inferiori a quanto fosse prevedibile dopo il lockdown duro della primavera 2020. Il Sud, che ha risentito meno gli effetti delle restrizioni, prosegue il suo trend di crescita nei volumi raccolti (+4%), distinguendosi per essere l’unica macroarea in positivo del Paese, mentre tra Centro (-2,8%) e Nord (-1,8%) si registra un calo di oltre 56mila tonnellate, effetto diretto dei mesi di fermo.
Questo quadro di sostanziale stabilità della raccolta a livello nazionale è da leggere in chiave positiva sotto il profilo delle quantità ma anche della qualità. Relativamente alla “raccolta famiglie”, il 2020 consolida il cambio di passo iniziato nel 2019: per il secondo anno consecutivo, il dato medio (2,29%) di presenza di frazioni estranee rientra nei parametri stabiliti per la prima fascia qualità (3%) mentre la raccolta presso le attività commerciali si conferma di eccellente livello.
Nel 2020 è stata ulteriormente confermata la sussidiarietà al mercato del sistema consortile, capace di ammortizzare le variazioni del mercato e gestire volumi addizionali, garantendo il servizio di ritiro e dunque l’avvio a riciclo di carta e cartone su tutto il territorio nazionale. Accompagnando lo sviluppo della raccolta differenziata in tutta Italia, Comieco dal 1998 ha corrisposto quasi 2 miliardi di euro ai Comuni in convenzione – 150 milioni di euro solo nel 2020.