La lista in cui militò Carnini durante la campagna elettorale del 2004 si chiamava Patto per l’Alternativa, si presentò alle elezioni assieme a Rifondazione comunista e raccolse molte persone, tra cui anche il sottoscritto, che si avvicinavano per la prima volta e con entusiasmo alla politica. Appena superata la fase elettorale cambiarono purtroppo molte cose. Mentre Rifondazione Comunista partecipava attivamente alla bellissima esperienza di governo e di rinnovamento, con una politica ambientale innovativa e partecipata, alcune persone, tra cui lo stesso Carnini che avevano contribuito a fondare il Patto per l’Alternativa, trasformarono quell’esperienza in un brutto circolo personalistico, gestito tra pochi. Probabilmente per ambizioni personali poco soddisfatte, quel piccolo circolo non faceva altro che lanciare malignità e malvagità verso l’operato della giunta che tanto bene stava amministrando Capannori e che non a caso è stata riconfermata nell’estate 2009. La politica non la si fa con le denuncie, con gli atti d’accusa e nemmeno con le falsità che sempre sono state fatte circolare da queste persone, bensì con la passione e la voglia di fare. La politica è servizio alla cittadinanza, impegno per il bene comune, costruzione di percorsi che guardino al futuro del nostro vivere collettivo. L’operato della giunta Del Ghingaro dimostra i risultati di questo modo di vivere la politica e proprio per questo gli ostacoli e le difficoltà sul cammino non sono pochi, ma i cittadini hanno scelto di dare forza a quest’esperienza per continuare a costruire una Capannori migliore.
Alessio Ciacci
Il ruolo della stampa nella politica capannorese si fa sempre più centrale, anche se ha smesso di essere centrato. C’è qualche giornale che da tempo ha deciso che il suo compito non è più quello di fare informazione, ma di creare confusione generando delle vere e proprie campagne di disinformazione, poco fantasiose e molto disoneste.
Si fa in modo che i cittadini capannoresi non abbiano la possibilità di maturare proprie opinioni sul rinvio a giudizio dell’Amministrazione Del Ghingaro decisa dalla Corte dei Conti: un reato contabile ancora tutto da verificare viene trattato come se fosse di rilevanza penale. Allo stesso tempo un sms di contenuto politico, che a qualcuno può apparire di cattivo gusto, diviene l’occasione per imbastire processi pubblici, organizzati da chi pensa che far giornalismo significhi disinformare.
Ma a noi di Sinistra per Capannori sembra che l’apice della scorrettezza, un vero e proprio punto di non ritorno, si sia raggiunto con l’accostare le vicende del Sindaco Del Ghingaro con quelle del suo indagato e condannato predecessore Martinelli. Se i reati contabili e quelli penali vengono equiparati è per malafede o per grave ignoranza. O forse, più propriamente, ci sono ragioni bassamente politiche: non si vuol consentire ai cittadini di giudicare in autonomia. Ed il motivo di tutto ciò è fin troppo semplice, e lo rivelano anche gli attacchi fascisti apparsi sull’edificio comunale in questi giorni ai danni del Sindaco e della sua Giunta: Del Ghingaro e la sua amministrazione con sono stati riconfermati con un deciso consenso elettorale con un programma di centro-Sinistra, rappresentando l’unica alternativa politica seria e intelligente che si stia costruendo nella Piana.
Alla buona politica non si è capaci di rispondere se non disinformando.
Purtroppo tutto questo,come sempre, ai cittadini capannoresi non verrà raccontato da questi giornali: non vorranno di certo ospitare sulle loro colonne, e per intero, un articolo che rivela la pochezza del loro agire.
Sinistra per Capannori
23 Novembre 2024