Acqua, rivolta dei sindaci contro Hera. E le nuove tariffe non partono
Burgin: i Comuni sono stanchi di pagare i profitti della multiutility se poi le fognature non sono a norma
Doveva essere il giorno del varo delle nuove tariffe dell’acqua, quelle «pro-capite»: quelle per cui paga di più chi spreca, paga meno chi sta nei limiti. Invece, la discussione tra i 60 sindaci di Bologna e hinterland si è trasformata in uno sfogatoio contro Hera, la multiutility accusata di essere in ritardo sugli investimenti per fognature e depuratori; nonostante con le bollette dell’acqua ogni anno i contribuenti mettano a disposizione circa 30 milioni di euro su queste voci. Alla fine, il subcommissario del Comune di Bologna, Raffaele Ricciardi, ha lasciato il vertice di Ato5 facendo mancare il numero legale e l’approvazione delle nuove tariffe è saltato.
«Ci sono aspetti tecnici da approfondire, ci riaggiorneremo a breve», si limita a spiegare Ricciardi. Molto più esplicito l’assessore provinciale all’Ambiente, Emanuele Burgin. «C’è un grosso malessere tra i sindaci per il fatto che Hera non sta facendo gli investimenti nei termini prescritti, in particolare su fognature e depuratori». La protesta dei sindaci non riguarda il nuovo sistema tariffario in quanto tale. «C’è una condivisione totale – riferisce ancora Burgin – il punto è stato cosa paghiamo con quelle tariffe. La dialettica emersa è: paghiamo i profitti di Hera o gli investimenti che ci servono? I sindaci sono stanchi di pagare i profitti di Hera se poi le loro fognature non sono a norma». Ora l’obiettivo di Burgin è di vedere «entro maggio» riconvocata l’assemblea per il via libera alle tariffe.
28 aprile 2010
http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2010/28-aprile-2010/acqua-rivolta-sindaci-contro-hera-nuove-tariffe-non-partono-1602924528361.shtml
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