Sinistra per Capannori si è confrontata nell’assemblea autoconvocata di venerdì 27 con lo spirito che una forza di governo deve avere in un’iniziativa pubblica di dialogo democratico: per cogliere e rappresentare quello che il territorio esprime.
Rispetto all’assemblea paesana che è tenuta mesi fa, l’unica novità viene rappresentata oggi dal tavolo che si è costituito e che aveva l’ambizione di essere un tavolo tecnico.
Tuttavia, è nostra responsabilità politica constatare che in tale tavolo non compaiono i portatori di interesse collettivo (associazioni di categoria, associazioni ambientaliste etc) né la Provincia, né le forze politiche della maggioranza, a partire dal PD che pure, al suo interno, manifesta perplessità sulla localizzazione dell’impianto di compostaggio.
Quel che ne rimane è un tavolo che include il Comitato locale ‘Salviamo il centro’ e le sole forze di minoranza, le quali hanno già nel Consiglio comunale il luogo elettivo per esprimersi e che sono presenti nella commissione consiliare ambiente e nella commissione comunale sui rifiuti.
Rileviamo pertanto come l’assemblea e il tavolo che ne è sortito non siano riusciti a superare il carattere localistico della protesta, in un Comune che conta più di 46.000 abitanti.
Sinistra per Capannori, con il proprio assessore all’ambiente, Alessio Ciacci, si impegna a far sì che, nell’ambito del tavolo tecnico già attivo tra Regione, Provincia e Comune, si velocizzino le procedure per dare a Capannori l’impianto di cui si parla da 14 anni rispettando la volontà dell’intera cittadinanza che vuole finalmente chiudere il ciclo dei rifiuti.
23 Novembre 2024