Gli italiani preferiscono il cibo "local"

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Gli italiani preferiscono il cibo “local”
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Il cibo del territorio trionfa sulle tavole del Bel Paese e anche sullo spuntino veloce il tipico insidia le grandi multinazionali: il 53% degli italiani preferisce acquistare prodotti alimentari locali e artigianali, mentre alle grandi marche va solo il 10% delle preferenze.
Fortunatamente in Italia il cibo spazzatura fatica a sfondare. E’ quanto emerge dall’indagine sul contributo del Made in Italy alla ripresa economica realizzata da Coldiretti-Swg e presentata nel corso del Forum Internazionale
dell’agricoltura e dell’alimentazione organizzato dalla Coldiretti a Villa d’Este di Cernobbio. Le scelte degli italiani – nota Coldiretti – confermano dunque il successo che sta avendo l’impresa sarda Mc Puddu, accusata di plagio dal gigante dei fast food McDonald’s. Mc Puddu propone cucina sarda veloce e ha il suo piatto forte nei “culurgiones”, una sfoglia di pasta di semola di grano duro ripiena di pecorino sardo fresco, patate e menta naturale che richiede solo due minuti di cottura. La vittoria del prodotto legato al territorio – continua Coldiretti – è sancita dal fatto che oltre due terzi degli italiani (68 per cento) si sentirebbero più garantiti da un marchio degli agricoltori italiani rispetto al marchio industriale (11 per cento) e a quello della distribuzione
commerciale (10 per cento). Si tratta – sottolinea la Coldiretti – di una opinione confermata dal fatto che nel 2010 si è registrato un vero boom degli acquisti diretti dai produttori dove compra regolarmente il 17 per cento degli italiani, con un aumento record del 55 per cento. Il presidente di Coldiretti Sergio Marini nota come gli acquisti diretti dal produttore abbiano raggiunto il valore di 3 miliardi di euro e interessino più di 60mila imprese agricole tra cantine, cascine e malghe oltre a 600 mercati degli agricoltori di Campagna Amica. Secondo la ricerca Coldiretti-Swg, inoltre, un italiano su
tre (32 per cento) acquista regolarmente prodotti a denominazione di origine e il 14 per cento quelli biologici. Ma anche quando si tratta di mangiare fuori la cucina nazionale riscuote i maggiori consensi. Secondo la ricerca Coldiretti-Swg, quattro italiani su dieci non hanno mai messo piede in un ristorante straniero (41 per cento) o acquistato per strada kebab, tacos, involtini primavera o sushi da portare via (38 per cento). La percentuale dei diffidenti cresce peraltro notevolmente se si considerano anche quanti solo raramente – sottolinea Coldiretti – hanno provato la cucina straniera,
toccando il 71 per cento degli italiani per i ristoranti stranieri e il 64 per cento per il take away. La fiducia nel Made in Italy rispetto al prodotto straniero – prosegue la ricerca – è del 91 per cento per gli alimenti, del
66 per cento per i vestiti, del 55 per cento nei mobili, del 49 per cento per la cosmetica, del 39 per gli utensili, del 26 per auto e motorini e del 18 per l’elettronica e cresce nel 2010 in tutti i settori.   Coldiretti rileva anche “il permanere di una netta opposizione” agli organismi geneticamente italiani da
parte degli italiani nella rilevazione sul gradimento o meno agli ogm che l’organizzazione agricola svolge ormai da quattro anni.
Fonte: Ansa
http://www.terranuovaedizioni.it/article5086.htm