La quadratura del cerchio
Le crisi, come quella che stiamo vivendo (non solo economica, ma anche ambientale, sociale, occupazionale, etc.), preludono sovente ad un cambiamento; la parola stessa ci indica, infatti, il momento di rottura e di difficoltà che precede la decisione. Qualcuno, però, riesce a viverla come una opportunità, di scelta e di cambiamento, appunto.
Osservando il modo in cui l’attuale crisi globale stava interessando e condizionando la nostra esistenza, racconta Emanuele, la mia compagna ed io abbiamo cercato una risposta che coniugasse convenientemente il desiderio di una scelta “ecologica” e la necessità di migliorare la qualità della nostra vita.
Inizialmente, nel nostro piccolo, abbiamo rivolto l’attenzione all’aspetto ambientale. Abbiamo messo a frutto le nostre competenze in campo agricolo, studi superiori e laurea, ed approfondito le nostre conoscenze sui sistemi di coltivazione “alternativi” (permacultura, orto sinergico, coltivazione naturale, etc.), sperimentando e mettendo in pratica le nostre capacità nei piccoli spazi a disposizione.
Verificate la potenzialità e l’attuabilità del know-how acquisito, si è fatto strada in noi il desiderio di un radicale cambiamento del nostro stile di vita; i nostri sforzi, tuttavia, pur rivelatisi un’ottima soluzione “ecologica”, non rispondevano ancora in modo soddisfacente alle nostre necessità “economiche e sociali”.
Sotto il profilo finanziario, infatti, i fondi a nostra disposizione non erano sufficienti per ampliare il “sistema” e dal punto di vista sociale volevamo aumentare la partecipazione e la condivisione, sviluppare cioè una sorta di “aggregazione”.
Come fare? La soluzione, come spesso accade, è arrivata per caso. Grazie ad alcuni amici abbiamo saputo della nascita del G.A.T. Gruppo Acquisto Terreni e dell’iniziativa già in opera in provincia di Mantova.
Abbiamo preso contatto con gli ideatori del progetto ed abbiamo proposto loro la nostra ipotesi: un’impresa basata sulla coltivazione naturale, la rivalutazione ambientale, la creazione di un Centro di Educazione Ambientale e Agriturismo naturale, che preveda la possibilità di vendere i prodotti senza intermediari, in modo da ottimizzare i margini, e che permetta un buon livello di autosufficienza, sia alimentare sia energetica, al fine di contenere i costi a questo punto abbiamo sottoposto alla loro attenzione il terreno più adatto.
Risultato: la quadratura del cerchio. Il progetto G.A.T. prevede la suddivisione dell’impegno economico per l’acquisto e la messa in produzione dell’azienda in 100 quote e la creazione di una Società agricola S.r.l. composta da almeno 51 soci. Questo permette di superare lo scoglio economico utilizzando lo spirito di partecipazione e di aggregazione dei soci.
E’ nato così il progetto “G.A.T. Scansano”, che coniuga etica, ambiente ed economia, tutelando il patrimonio investito e prospettando utili per i soci investitori. L’iniziativa è già in fase attuativa e sono aperte le sottoscrizioni per le rimanenti quote societarie.
Per informazioni www.gatscansano.it oppure www.gruppoacquistoterreni.it.
23 Novembre 2024