Sabato 19 marzo sarà lo scenario della ‘Notte della Civetta’
PRESTO AL VIA IL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DELL’AREA UMIDA DEL LAGO DELLA GHERARDESCA DI CASTEVECCHIO DI COMPITO Per la valorizzazione naturalistica e della biodiversità
Sarà l’area umida della Gherardesca di Castelvecchio di Compito ad ospitare sabato 19 marzo la nona notte europea della civetta, un evento nato in Francia nel 1995 da un’idea del celebre esperto di Civette Jean Claude Genot. Da allora l’evento si tiene anche in Italia grazie all’impegno del GIC (Gruppo Italiano Civette) che in collaborazione con EBN Italia si è prefisso di organizzare questo momento di divulgazione sulla Civetta e sugli altri Strigiformi nelle varie regioni italiane.
La serata della civetta è organizzata dal Comune in collaborazione con la sezione locale del WWF e in collaborazione con l’associazione culturale PERLA-Perlambiente.
“L’iniziativa – spiega l’assessore all’ambiente, Alessio Ciacci – sarà anche l’occasione per presentare un importante progetto finanziato dalla Regione e realizzato con la collaborazione della Provincia, per la valorizzazione naturalistica e la tutela della biodiversità di quest’area umida che è allagata naturalmente e che rappresenta un habitat naturale di rilevanza regionale per la qualità e la quantità dell’avifauna. Il progetto ha visto anche la collaborazione delle associazioni ambientaliste e venatorie grazie ad un tavolo istituito dal Comune per l’avvio del progetto e la valorizzazione di quest’ area naturalistica. Questo sarà un fattore molto positivo per la salvaguardia delle aree umide e per la tutela della biodiversità”.
Grazie al nuovo progetto di valorizzazione di quest’area umida che permette la nidificazione e lo svernamento di numerose specie di uccelli acquatici, tra cui alcune rare e tutelate da normative europee e regionali saranno realizzate varie iniziative di divulgazione degli aspetti naturalistici del luogo tra cui l’installazione di pannelli informativi, la realizzazione di percorsi di visita e di appositi percorsi didattici per le scuole.
Proprio per unire due eventi così importanti la passeggiata con ascolto dei rapaci notturni in programma sabato 19 marzo sarà svolta lungo il perimetro del Lago della Gherardesca in modo da far conoscere e apprezzare aspetti tanto importanti del territorio.
L’iniziativa, del tutto gratuita, prevede il ritrovo alle ore 20.30 nella sala conferenze del Comune in piazza Aldo Moro con una introduzione della serata da parte dell’assessore all’ambiente, Alessio Ciacci. Seguirà un intervento della biologia Arianna Chines che interverrà sul tema “Il lago della Gherardesca: storia e prospettive future”. Seguirà l’intervento del dottor Riccardo Gherardi, medico veterinario sul tema “La Civetta e gli altri rapaci notturni della nostra zona. Biologia ed etologia”. Durante la presentazione saranno proiettate immagini inedite gentilmente concesse dall’esperto di rapaci notturni Dottor Joep Van de Laar. Alle ore 22.00 è previsto il trasferimento con mezzi propri al Lago della Gheradesca e poi una passeggiata lungo il lago per ascoltare i rapaci notturni. In caso di pioggia l’uscita potrà essere rimandata. Durante la passeggiata se le condizioni lo consentiranno verranno liberati alcuni rapaci notturni recuperati dal Cras WWf ‘L’Assiolo’ di Ronchi (Massa).
L’AREA ALLAGATA DELLA GHERARDESCA
L’area allagata oggetto del progetto di miglioramento ambientale è situata nella parte occidentale del “padule”, ai piedi del monte Pisano, ha una superficie di circa 30 ettari ed è situata all’interno di una zona di protezione lungo le rotte di migrazione dell’avifauna, ove vige il divieto di caccia, mentre è esterna, ma contigua, al SIC B03 “Ex alveo del lago di Bientina”. Lo specchio d’acqua confina a nord con un canale di bonifica ricco di vegetazione palustre; lungo il lato ovest alcune piante di salice sono utilizzate come roost da diverse specie di Ardeidi, in particolare aironi guardabuoi Bubulcus ibis. Lungo il lato est un filare di cipressi Cupressus sempervirens divide l’area dai campi circostanti. A sud, alle pendici del monte Pisano, è presente un bosco termofilo con prevalenza di cerro Quercus cerris. Dal punto di vista ornitologico l’area in questione, grazie ai frequenti allagamenti, risulta una delle più interessanti del “padule” del Bientina, in particolare nel periodo invernale, quando vi svernano numerose specie di uccelli acquatici, e all’inizio della primavera, per la consistente presenza di contingenti migratori.
23 Novembre 2024