TORINO: IL SETTORE DELL’USATO ITALIANO ALZA LA TESTA!
L’economia italiana riparte dall’Usato. Dal 31 marzo al 2 aprile a Torino i primi Stati Generali del settore
Era ora! Finalmente il Settore dell’Usato italiano riunito in unico evento e attorno a un unico tavolo, per superare la sua frammentazione storica ed esprimere posizioni forti e unitarie a favore del proprio sviluppo e dell’ambiente.
Gli Stati Generali dell’Usato sono stati organizzati in vista dei decreti applicativi sul Riutilizzo che, secondo quanto annunciato dal Decreto 205 del 3 Dicembre 2010, dovranno essere pronti questo Giugno. Ma l’importanza di questo evento nazionale va in realtà molto oltre questi decreti: si tratta infatti, come sottolinea il portavoce della Rete Nazionale Operatori dell’Usato Antonio Conti, della “prima volta in cui tutti gli operatori che si dedicano al Riutilizzo si incontrano per rivendicare a piena voce la propria dignità. Un Settore trascurato dalle istituzioni, il nostro, ma vivo e popolare, e che merita il giusto riconoscimento e politiche di sostegno.”
Pietro Luppi, Direttore del Centro di Ricerca Occhio del Riciclone, segnala che “il Settore dell’Usato vive una forte espansione, e questa produce effetti positivi sul piano ambientale, economico, sociale e occupazionale. Ma la mancanza di regole sostenibili e l’assenza di sistemi di prevenzione e differenziata che escludano le merci usate dallo smaltimento dei rifiuti, crea nel settore una costante crisi di approvvigionamento nonché precarietà inaccettabili. Attualmente, solo nei cassonetti indifferenziati di Roma, abbiamo monitorato la presenza di oggetti usati per un valore di almeno 33 milioni di euro ogni anno”
“L’assenza di diritti”, spiega Augusto Lacala dell’Associazione Bidonville di Napoli, “è frutto della polverizzazione del Settore. Ma dall’evento di Torino in poi, la situazione cambierà. Gli operatori dell’usato esigeranno e otterranno politiche che li sostengano, a rimpiazzare le regole inadeguate che oggi li penalizzano ingiustamente. Hobbisti, Professionisti, Negozianti, Enti di solidarietà e Cooperative Sociali: solo spingendo tutti assieme finalmente potremo vincere”.
Aleramo Virgili, portavoce della Rete di sostegno ai mercatini rom, ricorda che “un contesto normativo che favorisca l’usato può contribuire enormemente a risolvere l’emergenza sociale e occupazionale che affligge il popolo rom rendendo più difficile la sua integrazione nella società italiana. I rom che lavorano nell’usato sono infatti migliaia, ma non riescono a uscire da un abusivismo di cui sono le prime vittime”.
“L’assenza di politiche chiare in favore degli operatori dell’usato”, spiega poi Alessandro Stillo dell’Associazione Vivibalon di Torino, “rischia di produrre l’estinzione o lo snaturamento di mercati popolari storici che sono parte viva dell’identità delle nostre città. La riqualificazione del Settore passa per le politiche ambientali, culturali, sociali e anche fiscali. Gli ambulanti, i negozianti in conto terzi e i rigattieri sono infatti accomunati da regimi fiscali che la loro attività, per come è conformata, non ha la possibilità di sostenere”.
Agli Stati Generali dell’Usato parteciperanno tutte le anime dell’usato italiano, enti ed istituzioni dell’ambiente, del sociale e del commercio, ma anche tanti semplici cittadini che simpatizzano con le tematiche del riutilizzo.
Per maggiori informazioni
Rete O.N.U. (Operatori Nazionali dell’Usato)
www.reteonu.it
info.reteonu@gmail.com
0697840466 (dal Lun al Ven ore 10-17)
3471217942
Stati Generali dell’Usato, si riparte da Torino
4.000 operatori di mercatini chiedono status giuridico
Un manifesto nazionale del riuso per rivendicare la dignita’ di un settore, quello del riutilizzo, in grande sviluppo ma non ancora ben regolamentato. E’ stato presentato a Torino dalla Rete Operatori Nazionali dell’usato, che ha riunito i suoi rappresentanti nella prima convention nazionale. Il documento chiede uno status giuridico per gli operatori dei mercati storici e delle pulci, della strada e delle fiere, in totale circa 4mila, non solo italiani, ma anche Rom, africani, slavi. I firmatari chiedono che venga definito uno status giuridico capace di adattarsi alla loro figura, di incentivare e facilitare l’attivita’, di procurare spazi pubblici permanenti per poterla esercitare. ”Il settore dell’usato vive una forte espansione – afferma Pietro Luppi, direttore del centro di ricerca Occhio del Riciclone – che produce effetti positivi sul piano ambientale, economico, sociale e occupazionale. Dalle nostre analisi emerge che soltanto nel Comune di Roma nei 45mila cassonetti dei rifiuti trovano posto ogni giorno non meno di due oggetti del valore di un euro. Recuperandoli si ottiene un controvalore di 90mila euro ogni giorno, 33 milioni all’anno”. Per questo gli operatori attendono con fiducia i decreti attuativi del provvedimento che ha recepito la Direttiva europea che introduceva la definizione di ”riutilizzo”. ”E’ un passo importante per arrivare a una regolamentazione – aggiunge Luppi – perche’ consente ai soggetti interessati di inserirsi in un meccanismo di filiera”. Dare una seconda vita a tanti oggetti e’ significativo soprattutto in questo periodo di crisi economica.
lunedì 28 marzo 2011 16:57
Stati Generali dell’Usato, si riparte da Torino
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Era ora! Finalmente il Settore dell’Usato italiano riunito in unico evento e attorno a un unico tavolo, per superare la sua frammentazione storica ed esprimere posizioni forti e unitarie a favore del proprio sviluppo e dell’ambiente.
Gli Stati Generali dell’Usato sono stati organizzati in vista dei decreti applicativi sul Riutilizzo che, secondo quanto annunciato dal Decreto 205 del 3 Dicembre 2010, dovranno essere pronti questo giugno.
Ma l’importanza di questo evento nazionale va in realtà molto oltre questi decreti: si tratta infatti, come sottolinea il portavoce della Rete Nazionale Operatori dell’Usato Antonio Conti, della prima volta in cui tutti gli operatori che si dedicano al Riutilizzo si incontrano per rivendicare a piena voce la propria dignità. Un settore trascurato dalle istituzioni, il nostro, ma vivo e popolare, e che merita il giusto riconoscimento e politiche di sostegno”.
Pietro Luppi, Direttore del Centro di Ricerca Occhio del Riciclone, segnala che “il Settore dell’Usato vive una forte espansione, e questa produce effetti positivi sul piano ambientale, economico, sociale e occupazionale. Ma la mancanza di regole sostenibili e l’assenza di sistemi di prevenzione e differenziata che escludano le merci usate dallo smaltimento dei rifiuti, crea nel settore una costante crisi di approvvigionamento nonché precarietà inaccettabili. Attualmente, solo nei cassonetti indifferenziati di Roma, abbiamo monitorato la presenza di oggetti usati per un valore di almeno 33 milioni di euro ogni anno”.
“L’assenza di diritti” spiega Augusto Lacala dell’Associazione Bidonville di Napoli, “è frutto della polverizzazione del settore. Ma dall’evento di Torino in poi, la situazione cambierà. Gli operatori dell’Usato esigeranno e otterranno politiche che li sostengano, a rimpiazzare le regole inadeguate che oggi li penalizzano ingiustamente. Hobbisti, Professionisti, Negozianti, Enti di solidarietà e Cooperative Sociali: solo spingendo tutti assieme finalmente potremo vincere”.
Aleramo Virgili, portavoce della Rete di sostegno ai mercatini rom, ricorda che “un contesto normativo che favorisca l’Usato può contribuire enormemente a risolvere l’emergenza sociale e occupazionale che affligge il popolo rom rendendo più difficile la sua integrazione nella società italiana. I rom che lavorano nell’Usato sono infatti migliaia, ma non riescono a uscire da un abusivismo di cui sono le prime vittime”.
“L’assenza di politiche chiare in favore degli operatori dell’Usato” spiega poi Alessandro Stillo dell’Associazione Vivibalon di Torino, “rischia di produrre l’estinzione o lo snaturamento di mercati popolari storici che sono parte viva dell’identità delle nostre città . La riqualificazione del settore passa per le politiche ambientali, culturali, sociali e anche fiscali. Gli ambulanti, i negozianti in conto terzi e i rigattieri sono infatti accomunati da regimi fiscali che la loro attività, per come è conformata, non ha la possibilità di sostenere”.
Agli Stati Generali dell’Usato parteciperanno tutte le anime dell’Usato italiano, enti ed istituzioni dell’ambiente, del sociale e del commercio, ma anche tanti semplici cittadini che simpatizzano con le tematiche del riutilizzo.
26 Novembre 2024