Riciclo, la Toscana incentiva i materiali rinnovabili
L’economia ecologica è quella che investe sul risparmio di materia e di energia e sulla riproducibilità di materia e di energia. Non ci stancheremo mai di dirlo; come non ci stancheremo mai di dire che mentre per quanto riguarda i flussi di energia, seppur con fatica, i passi avanti si stanno facendo – non ultimo la storica vittoria referendaria che ha seppellito una tecnologia obsoleta come quella nucleare, rilanciando perfino nel nostro Paese le rinnovabili – dal punto di vista della materia c’è ancora molto da lavorare.
Per questo va sottolineata ed evidenziata con forza l’iniziativa che sta portando tenacemente avanti la Toscana, che sarà la prima e unica (per ora) regione italiana ad incentivare economicamente le pubbliche amministrazioni ad attivare acquisti verdi (Gpp) ovvero prodotti derivati dal materiale riciclato nel territorio stesso, e in particolare negli stabilimenti della Revet di Pontedera, che oltre a raccogliere e selezionare il multimateriale, da alcuni mesi ha avviato l’impianto per il riciclo del plasmix, trasformando le plastiche eterogenee in granulo o semilavorati (profili) che sono utilizzati da aziende specializzate nella produzione di arredi urbani, articoli casalinghi, pannelli fonoassorbenti, prefabbricati e componenti di veicoli (in particolare elementi degli scooter Piaggio).
Dopo quindici anni dedicati alla promozione della raccolta differenziata dei rifiuti dunque, questo è il passo più importante per dare una spinta vera alla coda della filiera, quella che riguarda il riciclaggio dei materiali raccolti separatamente, e il loro sbocco sul mercato, perché appunto le pubbliche amministrazioni possono avere un effetto trainante enorme da questo punto di vista.
Dopo i tre protocolli di intesa siglati in gennaio da Regione Toscana e Revet con Anci, Conai, Coreve e Corepla, il 6 giugno scorso la giunta regionale toscana ha approvato le delibere con cui si stabiliscono i criteri e le modalità nella gestione delle risorse finanziarie finalizzate all’erogazione di contributi, da parte della Regione Toscana, per il finanziamento nelle opere pubbliche di materiali contenenti vetro riciclato (la disponibilità è di un milione di euro) e plastiche riciclate (finanziamento pari a un altro milione di euro); ma anche i criteri e le modalità nella gestione delle risorse finanziarie finalizzate all’erogazione di contributi, per il finanziamento degli investimenti che i soggetti gestori devono sostenere per passare alla raccolta monomateriale del vetro (finanziamento di un altro milione di euro).
In totale dunque la Regione mette complessivamente sul piatto per questa rivoluzione 3 milioni di euro e gli uffici sono ora al lavoro per predisporre i decreti per l’approvazione dei bandi che saranno poi pubblicati sul Burt nel mese di luglio.
I contributi destinati all’acquisto di prodotti realizzati con plastiche miste derivate dall’attività di selezione delle plastiche eterogenee derivate dalle raccolte differenziate degli imballaggi in plastica effettuate in Toscana, rispondenti alle finalità di cui al protocollo di intesa tra Regione Toscana, Revet e Corepla per il miglioramento e l’incremento del riciclaggio delle materie plastiche, saranno concessi nella misura massima del 40% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di euro 50mila che potranno diventare 75mila se presentati da più comuni. Le categorie di prodotti acquistabili sono: arredo urbani, prodotti per la viabilità e allestimento percorsi, parchi giochi e strutture ludiche, contenitori per la raccolta differenziata.
Per quanto riguarda il finanziamento per l’acquisto di prodotti realizzati con materiale contenente fino al 30% di vetro riciclato, i contributi saranno concessi nella misura massima del 50% delle spese ammissibili e le categorie di prodotti acquistabili sono: manufatti edilizi in genere; conglomerati per sottofondi stradali.
Per quanto riguarda infine gli investimenti che i gestori dovranno sostenere per passare alla raccolta monomateriale del vetro, da effettuare attraverso “campane” dedicate, i contributi saranno concessi nella misura massima del 30% delle spese ammissibili. Le categorie di prodotti acquistabili sono le campane per la raccolta del vetro da collocare per strada, realizzate con plastiche derivanti da raccolta differenziata e/o da scarto industriale nella misura minima del 30%. Le campane dovranno avere il marchio IPPR – Plastica Seconda Vita – MIX ECO o equivalente.
«Per la prima volta destiniamo una parte di introiti dell’ecotassa all’incentivo di acquisti verdi – spiega l’assessore regionale Anna Rita Bramerini tappa importante per lo sviluppo del riciclo. Siamo convinti che con aiuti concreti come questi possiamo dar quella spinta in più necessaria a sostenere le richieste dei Comuni e quindi il mercato, che è fatto di domanda e di offerta. Inoltre, non secondario, investiamo un milione di euro per dar una mano ai Comuni a avviare la raccolta dal multimateriale al monomateriale vetro, un passaggio fondamentale e utile a garantire la qualità di quanto poi deve essere riciclato».
Diego Barsotti
22 Novembre 2024