Sinistra Ecolologia e Libertà interviene sulle indagini che coinvolgo il Comune di Lucca
“Il circolo di SEL ‘Sviluppo e Lavoro’ di Lucca esprime tutta la sua preoccupazione per le vicende delittuose portate alla luce dall’indagine dei Carabinieri su esponenti di rilievo dell’amministrazione comunale e della Giunta Favilla.
Che il governo del territorio a Lucca fosse visto solo come un affare per pochi c’era sentore da tempo. Cementificazione, permissivismo, adeguamenti normativi che trascuravano la salvaguardia del territorio per favorire interessi speculativi e soprattutto il non aver tenuto conto delle numerose proteste dei cittadini lucchesi erano segnali evidenti che qualcosa di torbido governava le scelte urbanistiche di Lucca. La corruzione è accusa tra le più gravi per un amministratore, quindi auspichiamo che la magistratura compia il suo dovere senza flessioni.
Le responsabilità politiche sono emerse chiaramente e pensiamo che sia giunto anche a Lucca il momento del cambiamento, è giunta l’ora di pretendere anche per Lucca un governo più responsabile, onesto e soprattutto partecipato. Chiedere le dimissioni della giunta è un atto quasi banale dopo una vicenda del genere, ma Sinistra Ecologia Libertà intende spingersi oltre gli atti formali e dovuti, e propone che le prossime elezioni siano per i cittadini lucchesi lo strumento per portare un governo spinto dal vento nuovo che soffia finalmente forte anche a Lucca”.
– Sinistra ecologia e libertà, Lucca –
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Ambiente e Futuro interviene sulle vicende giudiziarie del comune di Lucca
La vicenda giudiziaria che ha coinvolto pesantemente l’amministrazione comunale di Lucca con l’arresto dell’assessore Chiari e del dirigente Tani e le indagini sull’operato del sindaco Favilla e del vicesindaco Pierami, al di là dei risvolti penali che saranno giudicati dalla magistratura, ha messo definitivamente in luce un modo di gestire l’urbanistica, iniziato già negli anni delle amministrazioni Fazzi, che ha considerato il territorio come uno spazio semplicemente “a disposizione” delle grandi operazioni immobiliari e speculative in modo del tutto sganciato dalle reali esigenze dei cittadini e dalle compatibilità ambientali.
Oltre alle ben note vicende del mega-progetto del Parco di S. Anna e dello Stadio questa politica ha portato ad una fortissima cementificazione del territorio rendendo, oltretutto, pressoché impossibile una reale politica della mobilità all’interno del nostro comune (basti pensare anche alla storia dell’edificazione del nuovo ospedale a S. Filippo o ai grandi progetti che si vorrebbero realizzare nel cuore del quartiere di S. Concordio rendendo sempre più difficile la situazione di zone già congestionate e densamente abitate).
Non a caso si vorrebbe far passare per la risoluzione di questi problemi un’ulteriore “colata di cemento” che dovrebbe invadere la Piana come i progetti di grandi assi viari Nord-Sud ed Est-Ovest.
Mentre questa politica si dimostra sempre più fallimentare ed insostenibile per gli interessi dei cittadini lucchesi la maggioranza di centro-destra che governa il comune di Lucca è invece sempre più impegnata esclusivamente a litigare sulle rispettive posizioni di potere delle varie componenti che ne fanno parte.
E’ assolutamente necessario, per il bene dei cittadini lucchesi, che il sindaco Favilla e la sua amministrazione si dimettano poiché sono evidentemente “compromessi” con questa politica (basti pensare alla vicenda della variante urbanisitca per l’abolizione delle UTOE approvata da questa maggioranza per permettere di costruire ancora anche laddove gli indici di edificabilità erano già stati abbondantemente superati e tutti lo sapevano!) ed assolutamente incapaci di compiere le scelte importanti di cui il nostro territorio ha bisogno.
Ma per determinare un futuro diverso per il comune di Lucca occorre anche che le forze politiche e sociali che si vogliono opporre alla cementificazione diffusa che ancora cerca di espandersi aprano, già da ora, una riflessione ed una mobilitazione in favore di politiche territoriali diverse che pongano un freno definitivo al consumo indiscriminato del territorio e che sappiano dar risposte nuove e moderne alle esigenze dei cittadini.
AMBIENTE E FUTURO DI LUCCA
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Corruzione, l’assessore regionale Marson: “Ci eravano già espressi per il parco di Sant’Anna, non conforme alla legge toscana”
“Per ora il Tar ha rifiutato la richiesta di sospensiva ma anche se il ricorso è stato respinto, il nostro è stato un segnale che era importante dare”
“Sul parco di Sant’Anna, come Regione avevamo osservato la non conformità del Comune di Lucca al Pit e alla legge regionale sull’Urbanistica. Per questo abbiamo accolto l’occasione che un cittadino si era costituito in giudizio contro il Comune di Lucca, costituendoci a nostra volta. Per ora il Tar ha rifiutato la richiesta di sospensiva ma anche se il ricorso è stato respinto, il nostro è stato un segnale che era importante dare”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Urbanistica Anna Marson rispondendo oggi alle domande dei giornalisti in merito all’inchiesta per corruzione a Lucca che vede tra gli indagati anche il sindaco Mauro Favilla.
Nell’ambito dell’inchiesta è stata sequestrata anche l’intera area del parco di Sant’Anna i cui terreni hanno cambiato più volte destinazione. Marson ha spiegato che “sul cosidetto parco Sant’Anna avevamo presentato un’osservazione perché non rispettava la legge urbanistica e il Pit in quanto aveva già esaurito il dimensionamento disponibile ed era stato introdotto surrettiziamente un dimensionamento in più. Il Comune non ha risposto a questa osservazione e non avevamo altri strumenti di legge per intervenire”.
22 Novembre 2024