Casa ecologica a impatto zero. A Castelvecchio l’abitazione del futuro
CAPANNORI. Una casa ecologica ad impatto zero? Non siamo in un futuro prossimo ma nella realtà. A Castelvecchio di Compito, in via di Tiglio, c’è un’abitazione che non inquina ed a basso consumo energetico. Niente allacciamenti (a parte quello con Enel) e consumo di gasolio o metano. Il costo è elevato, ma i benefici nel lungo periodo sono notevoli. Bollette meno care e più benessere. Una casa in classe “A” vissuta dagli stessi progettisti. Perché la casa è stata progettata e costruita direttamente dai proprietari, la famiglia Bindi, che ci abita da sei mesi. Sono marito e moglie, con due figlie di 14 e 18 anni. L’abitazione risulta essere completamente autonoma dal punto di vista energetico sia per il riscaldamento che per l’utilizzo della cucina non vi sono allacciamenti a nessun tipo di combustibile quali gasolio, gas metano o gpl, ma tutto funziona esclusivamente tramite il consumo di energia elettrica prodotta autonomamente dall’impianto fotovoltaico installato sul tetto dell’abitazione con potenza di 9 kw. Inoltre viene utilizzato anche un sistema di risparmio dell’acqua potabile in quanto le acque piovane sono state canalizzate e raccolte in una vasca interrata, per essere utilizzate per gli scarichi dei wc e l’irrigazione del giardino e dell’orto.
«Siamo sempre stati convinti della grande convenienza ad acquistare e vivere in una casa ecologica – spiega l’architetto Gloria Pieroni – così nel 2004 abbiamo acquistato uno dei pochi terreni edificabili. Il regolamento urbanistico ci dava la possibilità di fare una sola unità abitativa, ma non volevamo spostarci dal nostro paese. I benefici sono tanti dal punto di vista abitativo ed economico. Si consuma solo energia elettrica e grazie ad un impianto di 9 kw compensiamo la minore produzione durante i periodi invernali. Inoltre possiamo usufruire degli incentivi. La spesa iniziale è abbastanza alta, il 20% in più di una casa tradizionale. Solo l’impianto fotovoltaico è costato 45 mila euro. Ma nel giro di una decina di anni la spesa si ammortizza e soprattutto si vive meglio e si consuma meno. E il risparmio si vede sulle utenze». Una casa oltretutto costruita da aziende e ditte locali. Tutto questo a Capannori, tra i primi comuni italiani ad aderire all’obiettivo Emissioni Zero entro il 2050 (dopo Rifiuti Zero 2020) e dove sono già abitate le prime case popolari a risparmio energetico (a Marlia) che hanno conquistato la ribalta nazionale e non solo. L’amministrazione comunale ha disegnato un piano di edilizia sostenibile e preparato un bando per la ricerca di figure professionali per l’analisi di certificati energetici.
NICOLA NUCCI Dal Tirreno
Per chi interessato può contattare la mail safsnc@gmail.com
24 Novembre 2024