Rifondazione chiede di bloccare l’inceneritore di Case Passerini. Possibili infiltrazioni mafiose in Hera, società che dovrebbe realizzare l’impianto.
Con una Interrogazione al presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, i consiglieri Calò e Verdi (gruppo PRC – PdCI – SpC) chiedono di: “Fare chiarezza sulle possibili infiltrazioni mafiose in Hera SpA anche alla luce della gara a evidenza pubblica per l’individuazione del partner nella costruzione del termovalorizzatore di Case Passerini, indetta da Quadrifoglio Spa. Rifondazione Comunista a fronte di possibili infiltrazioni mafiose e in relazione che Hera SpA è l’unica offerta rimasta in gara, propone l’immediata sospensione in attesa delle verifiche necessarie e della revisione del nuovo piano interprovinciale dei rifiuti. Un’altra gestione dei rifiuti è possibile e praticabile senza ricorrere all’incenerimento contrastando tutto il “malaffare” sui rifiuti”.
Le privatizzazioni dei servizi procedono, la Quadrifoglio spa aveva indetto una gara a evidenza pubblica per l’individuazione del partner nella costruzione del termovalorizzatore di Case Passerini previsto dal vigente piano provinciale dei rifiuti con il risultato che al bando risposero Hera -la spa multiservizi di Bologna, Modena, ecc. che secondo l’informazioni a mezzo stampa, avrebbe avuto rapporti economici con la famiglia del fratello del sottosegretario Nicola Cosentino, accusato di concorso esterno in associazione camorristica – e il colosso francese Veolia.
Successivamente la società Veolia ha annunciato il proprio ritiro dalla gara, senza specificare le le motivazioni, lasciando come unica concorrente Hera. Considerata la gravità del caso Hera – Cosentino, con le presunte infiltrazioni mafiose, e del fatto che il Piano dei Rifiuti della Provincia di Firenze dovrà essere sostituito e rivisto in tempi brevi, con la proposta e l’applicazione di un Piano Interprovinciale dei rifiuti delle Province Firenze, Prato, Pistoia.
Ma c’è un altro motivo per il quale riteniamo opportuno la sospensione di qualsiasi gara di appalto, data dal fatto della mancanza di trasparenza relativa alla nomina di Quadrifoglio spa della commissione esaminatrice nell’unica offerta rimasta in gara, quella di Hera appunto, e del fatto che i nominativi dei commissari non sono attualmente conosciuti. Ritenuto inoltre che tale vicenda desti preoccupazione anche alla luce della complessiva gestione del Piano Prov. Rifiuti del quale, da più parti, viene chiesta un’ampia revisione per ridurre tutte le soluzioni impiantistiche presenti (inceneritori e discariche) mettendo così in sintonia l’esito referendario, che con il voto popolare ha detto con chiarezza che i trasporti pubblici ed i rifiuti, non meno dell’acqua, devono essere governati in modo ecologico, sociale e sostenibile, nell’interesse comune e non in quello dei soliti poteri finanziari.
Inoltre ci preoccupa il fatto che la politica del Governo nazionale ci prepara un’altra “chicca” sul piano della tracciabilità dei rifiuti. Il Sistri –Sistema informatico per la tracciabilità dei rifiuti- era pronto al debutto previsto per il primo di settembre. Un sistema che avrebbe permesso di seguire il percorso dei rifiuti speciali, che rappresentano 80% del totale, dal luogo di produzione fino allo smaltimento. La manovra economica del governo taglia anche quello sacrificandolo sull’altare di un presunto risparmio. Che al contrario butta centinaia di milioni di euro di denaro pubblico, servito per mettere a punto il Sistema”.
I Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista, “nel richiedere una revisione generale dei Piani Provinciali dei rifiuti di FI, PO; PT; nel ribadire che un’altra gestione dei rifiuti è possibile e praticabile senza ricorrere all’incenerimento, chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire quali iniziative concrete l’amministrazione Provinciale intende adottare per contrastare possibili infiltrazioni mafiose nelle società pubbliche che gestiscono anche lo smaltimento dei rifiuti. Quali iniziative di controllo sul piano della trasparenza intende attivare e in particolare sulla vicenda suddetta che coinvolge Hera:
1). che siano resi noti i nominativi dei membri della commissione esaminatrice dell’unica offerta presentata
2). se, al di là della legittimità formale della gara, sia conveniente procedere alla valutazione della sola offerta esistente
3). se risultano destituiti di fondamento i rischi di infiltrazioni di carattere mafioso in Hera così come riportati dalla stampa nazionale, con particolare riferimento alla società Hera mediterranea e ai rapporti con la famiglia dell’ex sottosegretario Casentino del quale i magistrati della Procura di Napoli avevano inoltrato la richiesta d’arresto alla Camera dei deputati
4). se in riferimento al precedente punto 3). sono stati effettuati da chi di dovere tutti i riscontri del caso presso le autorità competenti
5) se alla luce di quanto sopra esposto e richiesto non sia il caso di mettere mano a una revisione del Piano Provinciale dei Rifiuti”.
22 Novembre 2024