Agli italiani l’energia piace pulita, sicura e rinnovabile. Lo hanno dimostrato già al referendum sul nucleare di giugno, ma ora è una ricerca dell’Ipr Marketing presentata venerdì scorso a ZeroEmission Rome 2011 ad evidenziare come i cittadini del Belpaese vogliono che l’Italia punti sempre di più su fotovoltaico ed eolico.
In particolare il 92% degli intervistati per il futuro scommetterebbe sull’energia solare e il 54% su quella proveniente dal vento. I cittadini italiani, dunque, sono sempre più favorevoli alle nuove fonti di energia e cresce anche la sensibilità nei confronti della bioedilizia. Ma anche informati visto che il 78% degli intervistati ha dichiarato di conoscere il Conto Energia e i sistemi di incentivazione alle rinnovabili.
Gli incoraggianti dati emersi dal quinto rapporto Gli italiani e il solare con un focus su città e bioedilizia presentato durante il convegno Le città solari: rinnovabili, bioedilizia e smart cities, la sfida della nuova economia all’interno della kermesse sulle fonti rinnovabili che si è svolta alla Fiera di Roma, come ha fatto notare lo stesso direttore di Ipr Marketing Antonio Noto, si scontrano con l’atteggiamento della classe politica “che non ha ancora percepito appieno le grandi potenzialità del settore”.
”L’Italia è ormai il primo Paese al mondo per energia solare installata e il Conto Energia italiano è stato studiato anche dalla California – ha affermato Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde – Molto resta però ancora da fare per favorire questo comparto che, oltre a essere poco compreso da chi ha responsabilità politiche, viene tutelato in modo insufficiente anche da Confindustria, troppo ancorata a logiche vecchie e superate. Per questo motivo lancio provocatoriamente una proposta: la nascita di una Confindustria verde, in grado di rappresentare adeguatamente il mondo della green economy che avanza”.
”Un aspetto molto importante è anche il risparmio energetico – ha proseguito Pecoraro Scanio – Porto solo un esempio: lItalia ha il più grande parco ascensori del mondo. Se tutti questi ascensori fossero dotati di sistemi di risparmio energetico adeguati, si risparmierebbe una quantità di energia paragonabile a quella prodotta da una centrale nucleare. A questo proposito, desidero anche sottolineare che dal rapporto che presentiamo oggi emerge di nuovo che oltre due terzi degli italiani ribadiscono la loro netta contrarietà al nucleare”.
”Il futuro è, quindi, delle rinnovabili, come emerge anche dagli obiettivi dellUnione Europea – ha concluso Pecoraro Scanio – Nel Vecchio Continente si punta, infatti, a raggiungere nel 2050 il 90% della produzione di energia dalle rinnovabili. Anche per questo lItalia deve sempre rimanere fortemente ancorata al contesto europeo.
Ma energia solare non è solo fotovoltaico perché l’Italia nel 2010 si è confermata per il terzo anno consecutivo il primo paese europeo per installato nel solare termico con ben 400 mila metri quadrati di collettori e un volume di affare di 500 milioni di euro. Un mercato, questo, che nel nostro Paese continua a crescere (del 3%) nonostante in Europa stia attraversando una fase di calo del 14%
“Gli obiettivi per il futuro sono ambiziosi: sulla carta i numeri ci sono, soprattutto considerando che, nellultimo decennio, le unità abitative sono aumentate annualmente di 400mila unità – ha detto Davide Chiaroni dell Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano – Per sfruttare tutto il potenziale, di almeno 12 GWTh, bisogna però che vengano rimosse le incertezze normative e anche le aziende devono sempre di più cambiare passo e cogliere le nuove opportunità tecnologiche in grado di garantire lo sviluppo”
22 Novembre 2024