Al convegno Greenaccord presentato il caso del comune lucchese che ha avviato da qualche anno una strategia “Rifiuti zero”. In poco tempo, la raccolta differenziata sfiora l’80%. Ambiente (e casse comunali) ringraziano
Dalla teoria alla pratica. Per salvaguardare l’ambiente e ridurre l’impatto dell’azione umana sul territorio le parole, da sole, non bastano. Per questo, è importante enfatizzare le esperienze migliori nel settore della tutela ambientale. Nella prima giornata del convegno Greenaccord a Viterbo, spazio quindi al Comune di Capannori, 45 mila abitanti a 7 chilometri da Lucca. Divenuto famoso per la sua “Strategia rifiuti zero”. Tutto inizia con l’adesione a una delibera che impegna a raggiungere tale traguardo entro il 2020. Con due tappe intermedie: 60% di raccolta differenziata entro il 2008 e il 75% entro il 2011.
Per raggiungere gli obiettivi, la giunta ha applicato una sorta di decalogo: via tutti i cassonetti dalle strade cittadine, raccolta porta a porta (ogni giorno un materiale differente), formazione di tutti i nuclei familiari (grazie al contributo di dieci associazioni), dotazione degli strumenti per una corretta raccolta. «Dal 2004 al 2007 – spiega al convegno di Greenaccord l’assessore comunale all’ambiente, Alessio Ciacci – abbiamo avviato a riciclaggio 56.861 tonnellate di rifiuti. Dall’avvio del “Porta a porta”, grazie all’aumento della raccolta differenziata abbiamo ottenuto una riduzione dei rifiuti indifferenziati di oltre 10.000 tonnellate. La sola raccolta differenziata della carta nel 2007 ha impedito l’abbattimento di 100 mila alberi; il consumo di 2.85 milioni di litri di acqua; l’emissione di 9.100 tonnellate di CO2.
Per un termine di paragone 2,85 milioni di litri di acqua risparmiati equivalgono al risparmio idrico del consumo annuo di ben 31.647 cittadini. Grazie al riciclo del vetro e della plastica, la mancata emissione in atmosfera di CO2 è stata pari a ben 821.200 kg. Grazie all’utilizzo di sfalci e potature si è ottenuto un risparmio di 1.074.500 kg di CO2. Sommando questi dati si ottiene la mancata emissione di 1.904.800 tonnellate di CO2 in atmosfera, dato che coincide con il mancato consumo di 676.204 barili di petrolio».
Per rendere più efficace la strategia, accanto alla raccolta si è poi studiato un metodo per ridurre i rifiuti: niente bottiglie di acqua minerale nelle scuole (molto meglio quella del rubinetto), installazione e incentivi per distributori di latte e detersivi ecologici alla spina, autorizzazione per le fiere subordinata all’utilizzo di stoviglie in Mater BI o in coccio, fiere del riuso e dello scambio.
Risultato: finora il Comune è in anticipo sulla tabella di marcia (si sfiora già l’80% di riciclo). E, anche economicamente, il risparmio si fa sentire sulle casse comunali: non mandando i rifiuti in discarica, si sono risparmiati 2,5 milioni di euro (che sono stati utilizzati per l’avvio del programma Rifiuti zero”.
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22 Novembre 2024