Lasciamo per un attimo le miserie di casa nostra, coi tassisti italici sul piede di guerra contro il Premier Mario Monti, “reo” di voler liberalizzare il settore, per spostarci un attimo fuori dai nostri confini e vedere l’esperienza di quella che è fino ad oggi la più grande flotta di taxi elettrici operativa al mondo.
La flotta di taxi elettrici in questione si trova in Cina, nella città di Shenzhen, metropoli di 9 milioni di abitanti a pochi chilometri da Hong Kong: un avamposto delle riforme economiche promosse da Deng Xiaoping alla fine degli anni settanta, quelle zone economiche speciali dove i Cinesi hanno sperimentato con successo riforme di mercato, Shenzen appena una trentina di anni fa era solamente un villaggio di pescatori.
Ora che conta quasi dieci milioni di abitanti tra residenti ufficiali e non, Shenzhen è assediata come poche altre città nel mondo dallo smog e dal traffico.
In particolare, secondo una ricerca di IBM, Shenzhen avrebbe il secondo peggior traffico del mondo, dietro a Città del Messico e davanti a Pechino (VEDI ARTICOLO).
Anche per questo, il 29 Aprile 2010 è stata lanciata una flotta di taxi elettrici, 50 vetture che nel corso del primo anno hanno percorso complessivamente 2,77 milioni di chilometri (con più di 1milione di kg di emissioni risparmiate).
A Dicembre di quest’anno, sono stati ordinati nuovi taxi elettrici, che dovrebbero portare a 300 le unità operanti sul campo.
Ma che vetture elettriche vengono usate in questa flotta di taxi elettrici cinese?
Si tratta della E6, la vettura elettrica prodotta dalla BYD Automobile Co, la società cinese (di cui il finanziere americano Warren Buffett detiene circa il 10%), leader nel segmento delle auto a zero emissioni in Cina, nonché sesto produttore in questo paese per auto vendute.
La E6 è un crossover da 5 posti, con un motore da 75kW con batterie al litio-ferro-fosfato che assicurano un’autonomia di più di 250 km per ricarica e che si ricaricano totalmente in nemmeno mezz’ora.
La velocità massima è di 140 km all’ora.
Ma cosa dicono i tassisti?
Non solo secondo loro la E6 ha dimostrato di essere affidabile nelle condizioni climatiche più estreme (estate molto calda ed inverno rigido), ma facendosi i conti in tasca hanno scoperto di avere risparmiato più di 800 Euro al mese di benzina.
Non è un caso che adesso Shenzhen prevede di dotare di vettura elettica le principali flotte della Pubblica Amministrazione e gestire l’upgrade di tutte le pompe di benzina, rendendole anche punti di ricarica elettrica.
La E6 è il crossover elettrico in dotazione ai tassisti di Shenzhen. In attesa che le varie New York, Parigi, Pechino o Londra si attrezzino concretamente con flotte di taxi ecosostenibili, l’esempio di Shenzhen sarà da studiare con attenzione per capire i benefici di una mobilità elettrica, una volta raggiunta la massa critica.
24 Novembre 2024