Il ministro sulle rinnovabili: «Speriamo di chiudere il pacchetto incentivi entro febbraio»
Dal prossimo primo marzo sarà operativo il Fondo rotativo per Kyoto che sarà presentato il 16 febbraio alla presenza di Cassa depositi e prestiti e Associazione bancaria italiana. Ad annunciarlo è stato il ministro dell’Ambiente Corrado Clini (Nella foto) durante un’audizione in Commissione Ambiente della Camera. Il Fondo rotativo per Kyoto consiste nella concessione di finanziamenti agevolati per interventi nel settore delle rinnovabili, dell’efficienza energetica, della ricerca e della gestione forestale per un ammontare complessivo di 600 milioni di euro.
«La Corte dei Conti ha registrato la convenzione tra Cdp e Abi per l’avvio del Fondo che oggi è pronto per partire- ha detto il ministro-. L’accesso al Fondo avverrà attraverso gli sportelli bancari». Il Fondo è “rotativo”, perché si “alimenta” attraverso le rate di rimborso dei finanziamenti concessi.
Nel corso dell’audizione Clini è tornato sui decreti attuativi inerenti gli incentivi per le fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico. «Speriamo di chiudere il pacchetto incentivi entro febbraio. Di concerto con Passera e il ministro dell’Agricoltura ci si concentrerà su alcuni punti» che immaginiamo siano quelli che hanno sollevato maggior discussione tra gli operatori del settore, come la definizione delle tariffe incentivanti e il problema sulle aste. Il ministro ha poi specificato che è necessario puntare su «ricerca e sviluppo in tecnologie nuove dove la geotermia, le biomasse e il solare possono dare i risultati più elevati in termini di rendimenti», mentre riguardo alla ripartizione dei target regionali, «l’obiettivo è rendere più semplici le procedure autorizzative».
Poi Clini ha accennato al sistema di incentivi per il fotovoltaico: «è abbastanza generoso perché il costo dei modelli fotovoltaici oggi è inferiore del 75% rispetto al 2004. Una redditività troppo elevata è indicatore di una distorsione del meccanismo». Infine il ministro ha concluso con quella che ha suo avviso è una criticità del sistema: «lo sviluppo delle rinnovabili dovrebbe essere associato a quello delle reti per garantire che ce ne sia la diffusione».
Federico Gasperini
22 Novembre 2024