La Capitale Verde Europea del 2011 è Amburgo. I sei temi per la vittoria

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La Capitale Verde Europea del 2011 è Amburgo. I sei temi per la vittoria

Il 2011 è stato l’anno del Train Of Ideas (TOI, il treno delle idee) che è partito da Amburgo in Aprile col titolo di “rolling ambassador” della città del futuro per far tappa in 18 città Europee e tornare poi alla città di partenza in Ottobre. La città tedesca si è fatta promotrice dell’iniziative in veste di vincitrice del premio annuale Capitale Verde Europea, ricevendo il titolo da Stoccolma, la vincitrice dell’anno precedente (la prima in effetti nella storia del titolo).
L’iniziativa è solo una di quelle attuate nel corso di questi anni in Amburgo, e già di per sé ha collegato la città alle altre iniziative attuate nel territorio comunitario, trovando anche spazi virtuali nei canali di comunicazione internet (canale youtube EGC web team) o nelle installazioni del museo itinerante.
È interessante vedere quante iniziative sono state promosse per l’occasione, e quali notevoli benefici ne sono conseguiti non solo per i temi ambientali ed ecosostenibili, ma anche riguardo alle problematiche della gestione a livello di amministrazioni locali, del mercato del lavoro e della ricerca di investimenti e investitori.
6 TEMI PER IL TITOLO DI CAPITALE VERDE EUROPEA
Per raggiungere gli standard richiesti per l’assegnazione del titolo, ma soprattutto per dare alla città una veste gradita ai suoi cittadini e rispettosa dell’ambiente e magari per far quadrare i conti dell’amministrazione, Amburgo ha approfondito e sviluppato 6 temi di urbanizzazione sostenibile, facendo convergere su di essi l’attenzione non solo di cittadini e amministratori, ma anche di finanziatori e finanziamenti che mettano in moto il mercato del lavoro e delle soluzioni per il risparmio energetico.
1– MOBILITA’
In qualità di porto commerciale fluviale la città ha dovuto affrontare innanzi tutto la gestione dei traffici dalle banchine alle rotaie. L’idea che ha permesso di eliminare l’uso dei camion è stata l’implementazione di un sistema automatizzato di “container taxis”. Per i collegamenti cittadini invece si è agito su due fronti. Da una parte l’implementazione di una rete di metrò leggero che sarà pronta nel 2014, dall’altra l’aumento delle stazioni per il bike sharing e dei chilometri di piste ciclabili all’interno del tessuto urbano.
2– ENERGIA E CLIMA
Attualmente la popolazione delle città, circa la metà del totale, è responsabile per l’80% dell’effetto serra. Questa la considerazione per cui il senato di Amburgo, attraverso un programma specifico, intende ridurre le emissioni del 40% entro il 2020 e dell’80% entro il 2050. La Agenzia per l’Energia di Amburgo (Hamea) provvede dal 2009 a rafforzare la rete di attori, imprenditori, aziende ed investitori, che hanno come target la protezione del clima. La città punta infatti in maniera massiccia sull’uso delle fonti rinnovabili, e dato che risparmio energetico ed economico vanno di pari passo, offrirà a più di 600 imprese l’opportunità di competere ma anche di crescere professionalmente attraverso il confronto, nel nuovo mercato verde. Anche l’Hamburg Climate Portal riporta le esperienze, positive e negative, e le idee innovative nella lotta per lo sviluppo ecosostenibile della città.
3- CONSERVAZIONE DEL VERDE CITTADINO
Già nota per il suo verde pubblico, nonostante sia una città in espansione ed un importante nodo commerciale con un porto fluviale, Amburgo ha deciso di conservare il suo patrimonio attraverso una conservazione in tre stadi: il 22% dell’area urbana è destinata ad “aree di conservazione del paesaggio”; l’8% costituisce invece una vera e propria riserva naturale per la conservazione di habitat e specie animali e vegetali; infine l’area destinata a parco nazionale, affiliata al Parco Nazionale marino di Wadden, che mira al riconoscimento di sito del patrimonio mondiale da parte dell’UNESCO.
4– SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE
Questo tema viene affrontato non solo con i classici (anche se non sempre scontati) finanziamenti all’edilizia sostenibile e al risparmio energetico domestico, ma anche, come sottolinea il motto “growth with foresight”, attraverso uno sviluppo intelligente che premi la riconversione ed il miglioramento di aree urbane esistenti, senza il bisogno di nuove “espansioni”: tale visione costituirà le linee guida dell’Esposizione Internazionale dell’Edilizia (IBA Hamburg) che la città ospiterà nel 2013. Nel frattempo un progetto specifico sta provvedendo all’”isolamento acustico” dell’arteria autostradale A7 che attraversa la città.
5– USO INTELLIGENTE DELLE RISORSE ED ECONOMIA
Dall’acqua al suolo, dalla materia riciclata (materie prime seconde) alle fonti energetiche in loco, le risorse della città vengono conservate attraverso un management intelligente e di lunga visione, che prevede tra le altre cose l’istituzione dell’Hamurg Environmental Partnership, una alleanza tra il Senato della citta anseatica e i suoi attori economici. Quest’ultima si prevede possa beneficiare oltre 1500 aziende, tra cui 600 specificamente operanti nel settore della ecosostenibilità.
6– CONSUMO SOSTENIBILE
L’assunto che l’impatto dei consumi cittadini sull’ambiente (e qui si potrebbe specificare che ambiente in questo caso rappresenta non solo la natura incontaminata, ma anche l’ambiente urbano e quello rurale che lo circonda, con i suoi meccanismi di produzione e il suo mercato del lavoro) sia sottovalutato costituisce la principale motivazione di un progetto pilota che intende incoraggiare scuole, istituti, ma anche aziende, ristoranti e altri fruitori urbani, ad usare i prodotti di stagione della regione, attuando la filiera breve e valorizzando la piccola e grande agricoltura locale.
Per dar maggior peso all’iniziativa la città anseatica ha ospitato anche L’Exhibition for Sustainable Consumption (Good Goods, 27-29 maggio 2011), il cui scopo è stato quello di conciliare l’ecologia e la responsabilità con qualità, la funzionalità ed il design. Alla manifestazione hanno partecipato aziende piccole e grandi, istituzioni e associazioni di tutta Europa.
UN TRENO E DUE VIE
A guardar bene l’itinerario del treno delle idee attraverso le città verdi d’Europa, che intendeva condividere esperienze anche di altre capitali europee, risalta con un pizzico di amarezza la parzialità delle aree raggiunte; Milano sembra quasi forzata come esclusione, e mancano anche la Grecia ed altri paesi del sud-est. Il pensiero superficiale vorrebbe additare una nuova forma di razzismo nord-europeo finché, vivendo l’esperienza dei condoni e delle deroghe in edilizia, che annullano gli sforzi normativi verso la sostenibilità ed il risparmio energetico, avendo nelle orecchie le dichiarazioni sempre dubbiose e contrastanti sull’Europa e sul Mercato Comune, e nell’animo la paura dei continui cambi di fronte e di disponibilità economica delle nostre politiche, viene da chiedersi se non siamo noi ad erigere confini invalicabili: forse che i nostri amministratori locali, da sempre convinti della remissione certa conseguente alla sostenibilità energetica ed ambientale, e più in generale alla qualità dell’edilizia, abbiano in gran segreto individuato nuove strategie che ci presenteranno in un viaggio alternativo? Mi chiedo se il biglietto sarà gratuito
come quello del TOI.
Francesco Cherubini