Di Pietro attacca i democratici : «Giù le mani dall’acqua pubblica»
É scontro per gli emendamenti al Senato. Idv e consumatori accusano il partito di voler stravolgere l’esito del referendum. La battaglia dell’acqua torna a mettere l’uno contro l’altro i partiti. A innescare la polemica è Antonio Di Pietro, che se la prende in particolare con il Pd, colpevole, per il leaderldv, di essere prima salito sul carro dei vincitori all’indomani del plebiscito dei referendum dello scorso giugno e ora di trovarsi in prima fila tra quelli che vogliono manomettere quelrisultato.
L’occasione del blitz è il decreto sulle liberalizzazioni. «Nessuno tocchi l’acqua pubblica», tuona Tonino, che poi spiega: «In questi giorni, al Senato, sono stati presentati diversi emendamenti, di Pd e Pdl, per azzerare il responso del referendum». Gli fa eco il presidente dei senatori dell’Idv, Felice Belisario: «Si sta cercando di far passare nel silenzio la privatizzazione dei servizi idrici locali, nonostante l’esito del referendum. Davanti a questo scippo della democrazia e delvoto di milioni di italiani non rimarremo fermi. La Lega e i partiti che sostengono il governo, Pd compreso, ritirino immediatamente gli emendamenti al decreto liberalizzazioni altrimenti metteremo in atto tutte le tecniche ostruzionistiche in aula e mobiliteremo tutte le piazze». E proprio contro il voltafaccia del Pd protestano le associazioni dei consumatori. «Ma come sipermette il Partito democratico di presentare emendamenti che vanno nella direzione diriproporre la privatizzazione del servizio idrico?», chiedono Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, rispettivamente presidenti di Federconsumatori e Adusbef. «Sarebbe grave per ogni partito – aggiungono – ma soprattutto lo è per chi si è schierato con le forze referendarie e anche intestandosi dopo l’esito la schiacciante prova referendaria. È grave che un partito che giustamente vuole essere partito di governo arrivi, contraddicendo se stesso, a contrariare i propri militanti e i cittadini che hanno detto alPaese con i1 96% dei voti come la pensano in tema di acqua e della sua gestione. Ci auguriamo – concludono Trefiletti e Lannutti – che quanto successo sia da ascrivere aduninfortunio diun singolo parlamentare e che ben presto vi sia una presa di posizione ufficiale di quel partito».
Di Pietro sottolinea ancora che « tuttii partiti, tranne l’Italia deivalori, stanno cercando di boicottare la volontà popolare. L’Idv – rivendica- è stata l’unica forza politica presente in Parlamento a promuovere e a sostenere le battaglie referendarie. Peccato che il giorno dopo erano tuttilì a intestarsi la vittoria. Oggi è evidente a tutti come le grosse lobby economiche
continuino a operare nelle segrete stanze, pronte ad accaparrarsi un bene come l’acqua per trarne profitto, con il sostegno di questa pseudo maggioranza. L’Idv continuerà a battersi in Parlamento e nelle piazze, affinché venga rispettata la volontà dei cittadini. Daremo battaglia – conclude DiPietro – e non consentiremo a nessuno di calpestare lavolontà referendaria e di ledere la democrazia». E Belisario: «Come è possibile che alcune forze politiche, a cominciare dal Pd, ignorino in maniera così arrogante la volontà dei cittadini? Il Pd su quei referendum provò a metterci il cappello nonostante non avesse raccolto le firme. Era chiaro che si trattava di una manovra propagandistica perché ora la sua vera anima sta venendo fuori: un partito legato a doppio filo con le lobby e che ignora, anzi insulta la libera scelta dei cittadini».
22 Novembre 2024