DAL 25 LUGLIO A LAMMARI PARTE LA TIA PUNTUALE. INTERESSATE 1900 FAMIGLIE E UNA SESSANTINA DI UTENZE NON DOMESTICHE. Mercoledì 25 luglio a Lammari sarà introdotta la Tariffa Puntuale, il nuovo sistema, già sperimentato con successo in alcune frazioni del sud, grazie al quale i cittadini e le aziende pagano la Tia in base alla lettura dei sacchi del non riciclabile. Ciacci: ”Sarà introdotta un’importante novità: il sistema di lettura sarà inserito direttamente sul mezzo con la velocizzazione dell’operazione di lettura’.
“Un sistema rivoluzionario – spiega l’assessore all’ambiente, Alessio Ciacci –, che per quanto riguarda Lammari introduce un importante elemento di novità. Il sistema di lettura infatti non sarà più a carico dell’operatore come adesso, bensì sarà inserito direttamente sul mezzo, in modo da facilitare e velocizzare ulteriormente il sistema di lettura. Sarà una sperimentazione molto importante, perché è proprio sulla base di questa esperienza che a fine anno il sistema della Tariffa Puntuale sarà esteso a tutto il comune. Con l’entrata a regime su tutto il territorio comunale diventeremo il più grande Comune d’Italia con la Tariffa Puntuale, primato ora detenuto da Verbania, un capoluogo di provincia, ma con meno abitanti rispetto a Capannori”.
Per illustrare compiutamente alla popolazione il funzionamento del nuovo sistema della Tia puntuale, nei giorni precedenti all’attivazione a Lammari si svolgeranno alcune assemblee pubbliche con la partecipazione di amministratori del Comune e rappresentanti di Ascit. Prima dell’avvio del nuovo sistema, che interesserà circa 1.900 famiglie e una sessantina di utenze non domestiche, inoltre, l’associazione Per Lammari distribuirà i sacchi alle famiglie, mentre Ascit lo farà per le utenze non domestiche. Attualmente la Tia Puntuale è in fase di sperimentazione in 8 frazioni della zona sud del territorio comunale: Guamo, Coselli, Badia di Cantignano, Vorno, Verciano, Massa Macinaia, Toringo e Parezzana per un totale di 1678 famiglie e 350 utenze non domestiche. I cittadini che espongono i rifiuti meno di una volta a settimana, anziché una come avveniva prima, si vedono applicare una riduzione in bolletta. L’entità dello sconto viene calcolata, dopo un periodo prestabilito, a seconda del numero dei ritiri.
“Per l’amministrazione comunale sono due gli obiettivi principali della tia puntuale, oltre a promuovere le buone pratiche anche in bolletta – prosegue Ciacci – : l’incremento della percentuale di differenziazione dei rifiuti (pari all’82% secondo i dati certificati questo autunno dalla Regione Toscana) e un incremento dell’efficienza della raccolta da parte di Ascit”.
E da una prima indagine merceologica dalla “Scuola Agraria del Parco di Monza” per conto del Comune e Ascit nel centro temporaneo di stoccaggio dei rifiuti indifferenziati provenienti dalle 8 frazioni dove si sta sperimentando la “Tia puntuale i dati sono molto confortanti.
Gli scarti alimentari organici sono infatti ormai prossimi allo zero e lo stesso si può dire della plastica da imballaggio nelle abitazioni, mentre la parte più consistente di ciò che non viene riciclato riguarda i pannolini, i tessuti, il cuoio, la pelle e la gomma.
Il dato che riguarda l’organico è un vero e proprio record. Gli scarti alimentari, infatti, rappresentano l’1,85% del rifiuto residuo delle utenze domestiche e lo 0% di quelle non domestiche come bar e ristoranti e altri tipi di attività produttive. Il risultato assume una valenza ancor più positiva se confrontato con quello del 2008 condotto su tutte le zone della raccolta “porta a porta”, quando il 10,56% dei rifiuti indifferenziati era composto da materiale organico da cucina, e con quello regionale. In Toscana la presenza media di questo tipo di rifiuto nell’indifferenziato è del 35-40%.Nei rifiuti indifferenziati provenienti dalle abitazioni è praticamente inesistente anche la plastica da imballaggio, con una quota dello 0,26%, mentre nelle utenze non domestiche questo valore è pari al 12,61%. Prossimi allo zero sono anche, nelle abitazioni, il cuoio, le pelli e le gomme (0,63%) e altri materiali come il vetro (0,63%) e il legno (1,22%). Per quanto riguarda la tipologia dei principali rifiuti non differenziati, nelle abitazioni il valore più alto in termini relativi è quello dei pannolini, che rappresenta un quarto (24,33%) del totale, mentre nella precedente rilevazione del 2008 era del 14%. Seguono stracci e tessuti (21,68%) e plastica non recuperabile (11,69%). Nelle utenze non domestiche, invece, ben oltre la metà dei rifiuti che non vengono avviati a riciclo (59,28%) è composta da cuoio, pelle e gomme.
24 Novembre 2024