Romanelli (SEL): “con nuova legge meno impatto ambientale e creazione di nuovi mercati” “Ora investire in ricerca e studi che permettano il riciclo di molti prodotti che ad oggi non sono riciclabili”. “Attraverso provvedimenti come questo, politiche di riduzione del rifiuto e incentivi alle aziende che nei processi produttivi usano materie riciclate, si può arrivare a una gestione dei rifiuti senza ricorso a discariche o inceneritori”
“Esprimo grande soddisfazione– dichiara il Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli – per l’approvazione all’unanimità della legge per incoraggiare il “green public procurement”, ovvero gli acquisti verdi delle pubbliche amministrazioni”.
“Modificando la normativa sugli appalti si è deciso d’intervenire sulle procedure di acquisto di beni e servizi e sulla realizzazione di opere, introducendo regole più stringenti per valutare l’impatto ambientale e sociale nei vari momenti del processo produttivo, dalla lavorazione delle materie prime fino al riciclo o smaltimento dopo l’uso.” “Così anche l’erogazione dei finanziamenti agli enti locali per lavori, forniture e servizi che consentono acquisti verdi, sarà subordinata alla previsione nel bando di una percentuale di almeno il 35%”.
“I vantaggi dell’inserimento, nei bandi della PA, di criteri verdi, sono facilmente individuabili: da un lato l’Amministrazione riduce l’impatto ambientale dei beni e servizi di cui fruisce, dall’altro, questo ingenera un “effetto traino” spingendo il mercato a orientarsi su prodotti e servizi a basso impatto ambientale, modificando anche le strategie produttive delle imprese”. “Attraverso provvedimenti come questo, politiche di riduzione del rifiuto e incentivi alle aziende che nei processi produttivi usano materie riciclate, si può arrivare a una gestione dei rifiuti senza ricorso a discariche o inceneritori”.
“Certo serve sempre più urgentemente una visione più complessiva e avanzata per quanto riguarda gli acquisti verdi e le politiche in questo settore”. “E’ necessario investire in ricerca e studi che permettano il riciclo di molti prodotti che in questo momento, per le loro caratteristiche, non sono riciclabili”. “In questo modo si favorirebbe un avanzamento della nostra economia, si tratta di uno dei pochi settori in cui è ancora possibile un’espansione, mentre altri hanno consumato tutte le risorse disponibili”.
24 Novembre 2024