VIA L’ACQUA IN BOTTIGLIA DALLA RESIDENZA SANITARIA ASSISTITA “CASA GORI” E DAL CENTRO DIURNO “IL MELOGRANO”
In Toscana è la prima struttura di questo tipo ad aderire all’iniziativa. Grazie al progetto “Acqua Buona” del Comune e di Acque spa si risparmieranno 31 mila contenitori di plastica all’anno
I circa 70 ospiti, anziani e diversamente abili, della residenza sanitaria assistita “Casa Gori” e del centro diurno “Il melograno” di Marlia da settembre diranno addio all’acqua minerale imbottigliata. All’interno della struttura saranno a disposizione caraffe di vetro contenenti acqua dell’acquedotto. In questo modo si potranno risparmiare circa 31 mila contenitori di plastica all’anno, considerato che il consumo giornaliero si aggira sulle 75 bottiglie. L’iniziativa sarà resa possibile grazie al progetto “Acqua buona” promosso da Acque spa in collaborazione con il Comune di Capannori e Capannori Servizi srl, che gestisce la residenza sanitaria assistita e il centro diurno. In Toscana è la prima struttura di questo tipo ad aderire all’iniziativa.
“Grazie alla disponibilità di Capannori Servizi e di Acque SpA – dichiara l’assessore all’ambiente, Alessio Ciacci – si compie un altro importante passo per ridurre i rifiuti a livello comunale e promuovere l’acqua come un bene comune non mercificabile. L’acqua di rubinetto è infatti più sicura, controllata e garantita di quella in bottiglia ed in questo modo potremo ridurre le spese, eliminare gli imballaggi, diminuire il trasporto dell’acqua e migliorare la qualità dell’acqua utilizzata dagli ospiti della struttura”.
Molteplici sono i vantaggi dell’abolizione delle bottiglie di plastica. Innanzitutto si producono meno scarti, contribuendo all’obiettivo “Rifiuti Zero” portato avanti dalla giunta Del Ghingaro e che ha già permesso di raggiungere una percentuale di raccolta differenziata pari a circa l’82%. L’acqua del rubinetto, inoltre, è più sicura, grazie alle migliaia di controlli cui giornalmente viene sottoposta. Notevoli sono anche i vantaggi economici: un litro di acqua costa mediamente poco più di 1,7 centesimi di euro, contro un prezzo di quella imbottigliata che può essere di 10-20 volte superiore.
Il progetto “Acqua buona” coinvolge anche 22 scuole capannoresi, per un totale di circa 2.600 studenti, che vi hanno aderito tra il 2008 e il 2009, riscuotendo consensi tra i giovani, i genitori e gli insegnanti. Le scuole coinvolte sono: infanzia di Lammari, Lunata, Marlia, San Leonardo in Treponzio, Guamo, Castelvecchio di Compito, Borgonuovo, Colognora di Compito, Badia di Cantignano, Lappato e Camigliano; primarie di Colle di Compito, Marlia, Camigliano, Lammari, Segromigno in Monte, Massa Macinaia, San Ginese, Guamo e Lunata. Due, infine, sono le scuole secondarie di primo Grado: Camigliano e Lammari.
23 Dicembre 2024