A Capannori inaugurata la prima compostira collettiva in Italia

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E’ in grado di trattare 20 tonnellate l’anno di rifiuti organici
INAUGURATA LA COMPOSTIERA COLLETTIVA  AD USO PUBBLICO
ALLA MENSA COMUNALE DI CAPANNNORI
Seminario rifiuti 021Inaugurata stamani (sabato) la prima compostiera collettiva a uso pubblico del territorio comunale e  la prima in Italia,  che è stata collocata alla mensa comunale, situata proprio alle spalle della sede del Comune.
La macchina ‘mangiarifiuti’  trasformerà in compost di qualità gli scarti di cucina e dei pasti.
Il ‘battesimo’ della compostiera automatica Jorakompost 5100  è avvenuto alla presenza del sindaco, Giorgio Del Ghingaro, del vice sindaco, Luca Menesini,  dell’assessore all’ambiente, Alessio Ciacci, del presidente di Ascit, Maurizio Gatti e di molti partecipanti al Seminario sui rifiuti.
Alta un metro e 17 centimetri e lunga quasi 3 metri, la compostiera è realizzata in acciaio inossidabile e plastica riciclata,  è facile da usare e in grado di trattare 20 tonnellate all’anno di rifiuti organici, ovvero la produzione media equivalente di circa 250 abitanti convertendoli in compost di qualità in circa 6-8 settimane.
Questa  “compostiera condominiale’ è presente nei mercati del Nord Europa già da oltre un decennio. Disponendo di due camere separate, una di “sviluppo” e una di “maturazione” la compostiera dà ottimi risultati in condizioni di assoluta igiene, anche perché, attraverso un semplice pannello di controllo, è possibile regolare i differenti flussi di rifiuti da far gestire alla macchina per un compostaggio ottimale.
“Capannori con questa inaugurazione vuole rappresentare un’altra eccellenza a livello nazionale – dicono il vice sindaco Menesini e l’assessore  Ciacci – ospitando tra i primi Comuni in Italia il macchinario svedese per l’autocompostaggio di comunitá e grandi utenze. In questo modo potremo riutilizzare il compost frutto degli scarti della mensa  per fertilizzare le aree verdi comunali e mostrare a tutti come questi processi naturali non portino cattivi odori né pericoli d’inquinamento”.