A CAPANNORI PIU’ RECUPERI DI EDIFICI, MENO COSTRUZIONI EX NOVO
Dal 2007 al 2010 il numero degli alloggi per i quali è stato rilasciato un idoneo permesso edilizio si è ridotto del 66,9. Il 50% del territorio artificializzato è destinato a case, il 9% ad attività produttive
A Capannori le case, più che costruirle, si ristrutturano e, in generale, si edifica di meno. E’ quanto emerge dal “Rapporto sullo stato dell’ambiente di Capannori” realizzato dall’istituto di ricerche “Ambiente Italia” e dall’amministrazione comunale grazie a un finanziamento regionale.
In quattro anni, dal 2007 al 2010, il numero degli alloggi per i quali è stato rilasciato un idoneo permesso edilizio si è ridotto del 66,9%. In particolare si è registrato un calo del 72% per i nuovi alloggi su aree vergini del territorio e del 63,1% su aree di recupero. In termini assoluti, se nel 2007 sono stati realizzati 350 alloggi (di cui 217 su aree di recupero), questa cifra è scesa a 116 (di cui 80 su aree di recupero) nel 2010. In termini di superficie, il valore complessivo della nuova edificazione autorizzata su suolo vergine dal Comune dal 2006 al 2010 è stato di 331 mila metri quadrati.
“Un utilizzo razionale del territorio. E’ la linea principale dell’azione dell’amministrazione comunale nelle politiche urbanistiche – spiega il sindaco, Giorgio Del Ghingaro – Dal 2004 a oggi abbiamo trasformato le buone pratiche di ogni giorno in cultura del territorio. La sostenibilità del mondo che ci circonda passa anche attraverso scelte innovative, che noi abbiamo compiuto portando vantaggi concreti a tutta la comunità. Capannori vuole continuare su questa strada, proponendosi come laboratorio virtuoso di nuove azioni capaci di stringere una forte sinergia tra ambiente e governo del territorio”.
Il rapporto, inoltre, evidenzia che il territorio dove si trovano interventi artificiali dell’uomo ha un’estensione di 2.422 ettari, pari al 15% della superficie del Comune, con un valore pro-capite di 528 mq/abitante.
Quanto alla ripartizione tra le diverse componenti, la percentuale di aree ad uso residenziale rappresenta il 49,52% di quelle artificializzate, con una superficie di 1.199 ettari. Le attività produttive, che si estendono per 216 ettari, invece, coprono la parte minore: 8,90% del totale della superficie con interventi umani. Le rimanenti parti, invece, riguardano i servizi e le attività terziarie (22,73%, 551 ettari) e le reti e infrastrutture di trasporto (18,85%m 457 ettari).
Le frazioni che, in termini assoluti, presentano i valori più elevati di aree artificializzate sono quelle pianeggianti: Marlia (281 ettari), Lammari (216 ettari), Capannori centro (169 ettari), Segromigno in Monte (154 ettari) e Lunata (151 ettari) mentre quelle con minore superficie complessiva artificializzata sono quelle delle colline, con il valore minimo che si registra a San Pietro a Marcigliano (4,2 ettari).
Analizzando nel dettaglio l’estensione delle zone dedicate ad attività produttive si evidenziano valori superiori ai 25 ettari per le frazioni di Marlia, Carraia, Lunata e Tassignano. Quanto alle zone residenziali, questa tipologia di superficie urbanizzata interessa prevalentemente la frazione di Marlia, occupandone 160 ettari, mentre la frazione meno interessata da aree residenziali è San Pietro a Marcigiliano con meno di un ettaro.
Tabella 1: Uso sostenibile del territorio a Capannori
Anno N° alloggi nuovi su aree vergini N° alloggi su aree di recupero Totale alloggi % su aree di recupero
2007 133 217 350 62,0%
2008 157 201 358 56,1%
2009 71 161 232 69,4%
2010 36 80 116 69%
Variazione %
2007 -72,9% -63,1% -66,9%
24 Dicembre 2024