Per il Movimento è urgente un tavolo di discussione tra forze politiche e associazioni
Tiene banco la questione dell’approvazione da parte del Cipe di un fondo erogabile di 81 milionia favore degli assi viari A intervenire, questa volta è il candidato sindaco di Abc Alessio Ciacci che in una nota lancia un nuovo allarme sull’impatto che quest’opera avrà per l’ambiente e il territorio “Nel giro di pochi giorni – dice Ciacci – il quadro relativo agli assi viari si rianima: il Cipe approva il progetto di massima con una disponibilità di 81 milioni per il primo lotto mentre l’Istat presenta i risultati del censimento dell’agricoltura dal 2000 al 2010,evidenziando nella Piana una riduzione ben più elevata rispetto al livello regionale e nazionale; ma non solo – prosegue Ciacci – il Consorzio Auser Bientina rende noto l’invio già a settembre di una nota al ministero delle infrastrutture che certifica la contrarietà dell’ente al nuovo sistema tangenziale in assenza di interventi preventivi per la sicurezza idrogeologica”. Dal punto di vista della compagine politica, Abc evidenzia come la deputata Raffaella Mariani (commissione ambiente e lavori pubblici della Camera) invita a un generale ripensamento del sistema della mobilità, mentre da Lucca l’assessore Mammini annuncia un piano strutturale che punta a fermare la cementificazione e tiene conto di un sistema di viabilità per tutta la piana, in primis Capannori”. Per Abc, la questione degli assi viari “è il convitato di pietra della campagna elettorale: noi che stiamo sviluppando un attento programma sulla linea del consumo zero di territorio – dichiara Ciacci – proponiamo un tavolo di discussione con le forze politiche,i comitati e le associazioni degli agricoltori, per definire chiaramente le priorità in una logica di piana e per dare una svolta concreta alla progettazione della mobilità senza cui, oggi, alcun progetto sulla viabilità eviterebbe rischi catastrofici per il nostro territorio”. Infine, Abc ammonisce: “Negli ultimi anni si è proceduto ad un consumo di suolo, per la Piana di Lucca, di circa 7 mila metri quadrati al giorno – chiude la nota di Ciacci -: se procediamo in questa direzione possiamo sicuramente considerare la scomparsa dell’agricoltura, l’aumento dei problemi idraulici, la completa perdita del paesaggio rurale e non per motivi di carattere demografico od economico ma prettamente di speculazione finanziaria”.
Abc, Movimento Alleanza per i Beni Comuni
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23 Novembre 2024