Mense scolastiche, con l'acqua di rubinetto 65.000 bottiglie di acqua minerale in meno

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IN ALTRE 19 SCUOLE CAPANNORESI SI BERRA’ L’ACQUA DEL RUBINETTO
Nelle mense non verrà più utilizzata l’acqua imbottigliata. Coinvolti circa 2.100 studenti
Altre diciannove scuole del comune di Capannori non utilizzeranno più l’acqua minerale imbottigliata bensì quella dell’acquedotto, che nelle mense sarà servita in brocche di vetro messe a disposizione da “Acque spa”. Si estende, così, a circa altri 2.100 studenti il progetto “Acqua Buona” promosso dal Comune di Capannori assieme alla società Acque e già attivato con successo a livello sperimentale in alcune scuole.
“Grazie a questo progetto – spiega l’assessore all’ambiente, Alessio Ciacci – vogliamo promuovere l’uso dell’acqua dell’acquedotto, che è buona e che viene sottoposta a controlli più frequenti e rigidi rispetto a quella minerale. L’acqua è un bene comune e l’uso dell’acquedotto, oltre ad essere più sicuro, è molto più sostenibile a livello ambientale. Nel primo anno di sperimentazione abbiamo risparmiato oltre 10 mila bottiglie di plastica e con questa estensione arriveremo a risparmiare ogni anno lo smaltimento di oltre 65 mila bottiglie di plastica.”
Le nuove scuole che hanno aderito al progetto, grazie a una convenzione stipulata ieri (lunedì 4 maggio) dall’amministrazione comunale, sono quelle dell’infanzia di Badia di Cantignano, Borgonuovo, Camigliano, Castelvecchio di Compito, Colognora di Compito, Guamo, Lammari, Lappato, Marlia e San Leonardo in Treponzio,  primarie di Camigliano, Colle di Compito, Guamo, Lammari, Marlia, Massa Macinaia, Segromigno in Monte, San Ginese di Compito e la media di Camigliano.
Per garantire la sicurezza dell’acqua, “Acque” compirà un monitoraggio pressoché costante su campioni di acqua dell’acquedotto e le analisi verranno pubblicate all’interno della scuola per dare conoscenza a tutti dell’ottima qualità dell’acqua erogata. Verranno poi effettuati incontri di spiegazione con tecnici ed esperti del settore con i ragazzi, gli insegnanti e i genitori interessati.
Fino a oggi il progetto “Acqua Buona” era stato attivato in tre scuole: quella dell’infanzia e la primaria di Lunata e la media di Lammari.