C’è tempo fino al 30 settembre 2014 per verificare e chiedere a Acque Spa il rimborso del “canone di depurazione”, canone che è stato pagato da molti utenti ma che – come ha sentenziato la Corte Costituzionale – non era dovuto.
La Corte Costituzionale, con sentenza 335/2008, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 14 comma 1 della legge 36/1994 e dell’art. 155 comma 1 D.L. 152/2006 nella parte in cui prevedono che “la quota di tariffa riferita ai servizi di pubblica fognatura e di depurazione sono dovute dagli utenti anche nel caso in cui manchino impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi”. Pertanto, le tariffe per lo scarico dei reflui in fognatura e la depurazione delle acque calcolate nella bolletta per il servizio idrico, non sono dovute per gli utenti che non sono collegati ad impianti di depurazione comunali. Conseguentemente tutti coloro che hanno versato tale tariffa, possono richiedere il rimborso e la restituzione delle somme versate.
Come richiedere il rimborso?
– contatta Acque S.P.A. http://www.acque.net , ma visto che sul sito non c’è alcun riferimento alla questione,( al contrario di PUBBLIACQUE gestore sulla provincia di Firenze, che ha dedicato proprio una parte del sito all’informazione ed alle istruzioni per ottenere la giusta restituzione); per facilitare la richiesta è stato predisposto un modello cartaceo da compilare da inoltrare tramite raccomandata a/r o per mail certificata:
Clicca qui per scaricare la Richiesta di Rimborso
Inviare la richiesta ad ACQUE S.P.A. Via Bellatalla 1, 56121, Ospedaletto, Pisa tel 050 843111, oppure info@pec.acque.net
– Unione Inquilini, al secondo piano della casa del popolo di Ponte a Egola in via della Gioventù 3 (Ponte a egola – San Miniato) dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13 ed il martedì ed il giovedì anche il pomeriggio dalle 15 alle 17 (tel. 389 59 50 784).
23 Novembre 2024