Approvata la direttiva Ue: entro 2020 edifici privati solo a risparmio energetico. Quelli pubblici già nel 2018
Il Parlamento europeo ha adottato oggi una nuova legislazione sull’efficienza energetica degli edifici che dovrebbe portare ad una riduzione dei consumi energetici delle abitazioni e degli uffici, con un risparmio sulle bollette per i consumatori europei, e consentire all’Ue di rispettare i suoi obiettivi di riduzione del consumo di energia del 20% entro il 2020.
La direttiva approvata oggi in seconda lettura fa parte del pacchetto “efficienza energetica” e il rapporto proposto all’europarlamento è stato presentato dalla socialista romena Silvia-Adriana Ţicău. Domani verrà sottoposta all’apoprovazione dell’Europarlamento l’etichettatura sull’efficienza energetica per le apparecchiature donestiche, che fanno parte di un altro rapporto.
Un comunicato dell’ufficio stampa dell’Europarlamento informa che «Gli Stati membri dovranno adattare i loro building codes per fare in modo che tutti gli edifici costruiti entro la fine del de 2020 siano conformi a delle norme energetiche elevate. Gli edifici esistenti dovranno, se possibile, essere migliorati».
Gli edifici consumano il 40% dell’energia totale dell’Ue e sono la principale fonte di emissione di gas serra in Europa, migliorare le loro performance energetioche è essenziale per permettere all’Ue di rispettare gli impegni presi con il pacchetto 20-20-20 clima-energia.
La nuuova direttiva sull’efficienza energetica stabilisce le esigenze per la performance energetica per i nuovi edifici e per quelli esistenti, gli Stati membri dovranno prendere le necessarie iniziative per garantire gli standard minimi di performance energetica deghli edifici, in previsione del raggiungimento di livelli ottimali in funzione dei costi.
Il Parlamento europeo sottolinea che «Tutti gli edifici costruiti a partire dalla fine del 2020 dovranno comportare degli standard elevati di risparmio energetico ed essere alimentati in larga misura da energie rinnovabili. I progetti di costruzione degli enti pubblici dovranno indicare la via due anni prima. Una parte del finanziamento di questi cambiamenti proverrà dal bilancio dell’Ue. La performance energetica degli edifici esistenti dovrà, se possibile, essere migliorata con importanti innovazioni. I proprietari saranno soprattutto incoraggiati ad installare “compteurs intelligenti” e a rimpiazzare il riscaldamento, lo scaldabagno ed i sistemi di climatizzazione con delle soluzioni di ricarica ad alto rendimento quali le pompe a calore. Saranno richieste ispeziooni regolari agli scaldabagno ed ai sistemi di climatizzazione».
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26 Dicembre 2024