Approvata la variante generale al regolamento urbanistico, un atto fondamentale per la tutela dell'ambiente

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Il sindaco: “Adesso si apre una nuova fase per formulare una pianificazione territoriale che vada incontro alle esigenze dei cittadini e delle imprese”
APPROVATA LA VARIANTE GENERALE AL REGOLAMENTO URBANISTICO: UNO DEI RISULTATI PIU’ IMPORTANTI DELL’AMMINISTRAZIONE DEL GHINGARO
E’ certamente uno degli atti più significativi dell’amministrazione Del Ghingaro l’approvazione della variante generale al regolamento urbanistico  giunta ieri  (martedì) dal consiglio comunale. Una variante che risolve definitivamente  quella situazione di emergenza e di incertezza venutasi a creare a causa dei tanti errori  e imprecisioni presenti nel vecchio regolamento  urbanistico.
“Finalmente adesso a  Capannori  ci sono  regole certe e chiare  – dichiara il sindaco, Giorgio Del Ghingaro –  cittadini, aziende, e professionisti  hanno un preciso quadro di riferimento cui  attenersi. Un quadro costruito sulla base di indagini scientifiche e secondo i reali bisogni del territorio e della sua popolazione. Alla base di questo importante atto fortemente innovativo, c’è una visione moderna dello sviluppo territoriale, che esclude un eccessivo impatto ambientale e che usa una forte attenzione all’utilizzo delle risorse territoriali, rispetta le condizioni di sicurezza geologica e idraulica, tutela l’ambiente e il paesaggio, considera le esigenze della mobilità e contiene previsioni certe anche per l’edilizia residenziale a carattere sociale, praticamente assente nel  precedente regolamento urbanistico.  Il tutto fuori da vecchie logiche, prevedendo regole uguali per tutti. Ora che è stato approvato un documento che per Capannori ha una valenza storica si apre una nuova fase – prosegue Del Ghingaro -, che ripartendo dai principi che sottendono alla variante generale, servirà a riformulare una pianificazione territoriale che vada pienamente incontro alle esigenze dei cittadini e delle imprese”.
Gli indirizzi fondamentali della nuova pianificazione territoriale sono contenuti nell’ordine del giorno presentato  dalla maggioranza e approvato dall’assemblea consiliare e sono di grande importanza e novità. Alcuni riguardano le attività artigianali, industriali e di servizio , altri disciplinano  i cambi di destinazione in zona agricola, altri ancora riguardano l’aggiornamento delle perimetrazioni dei limiti dei centri abitati, l’edilizia sostenibile e la promozione delle energie alternative ed anche la rimozione di alcuni vincoli nelle aree pubbliche e dove si svolgono attività istituzionali sul territorio legate alla sport, alla cultura e a manifestazioni di vario genere.
“Principi di fondamentale importanza per lo sviluppo futuro del territorio capannorese – conclude il sindaco Del Ghingaro-,  con i quali intendiamo dar vita ad una nuova pianificazione territoriale che consideri davvero i nuovi bisogni della popolazione capannorese e che tenga in gran conto tutte le osservazioni pervenute all’amministrazione dai cittadini e dalle aziende”.
La variante generale al regolamento urbanistico ha ricevuto i voti favorevoli della maggioranza e quelli contrari dell’opposizione, eccetto il consigliere Picchi che si è astenuto.
Cosa cambia: Beni storici, ambientali, e paesaggistici: si  attua una particolare tutela con l’introduzione di una ‘fascia di rispetto’ di 100 metri  attorno ai beni storici definiti come ville storiche e chiese  e di 250 metri per quanto riguarda l’acquedotto del Nottolini.
Previsioni certe per l’edilizia residenziale a carattere sociale, praticamente assente nel R.U vigente, ma anche una quota importante di recuperi per l’edilizia residenziale, secondo il trend registratosi nel biennio 2004-2006.
Il R.U vigente ha previsto la realizzazione della quasi totalità del dimensionamento del Piano Strutturale senza compiere un’indagine demografica specifica. Cosa che è stata invece fatta per realizzare la variante generale. E’ emerso che  al 31-12 –2011  gli abitanti di Capannori saranno 47.046 per un totale di 18.221 famiglie con una media di componenti del nucleo familiare pari a 2,58. Secondo l’indagine del fabbisogno abitativo è emerso che nei primi due anni e mezzo di applicazione del R.U.  vigente (dal 2004 al 2006) sono stati realizzati 655 alloggi di cui  170 di nuova edificazione e 485 di recupero. Dall’analisi di questi dati e del trend di attuazione emerge che gli alloggi da realizzare fino alla fine del 2011 sono stati stimati in 1.543 per soddisfare il bisogno abitativo a quella data, di cui circa 1.000 di recupero  e 573  di  nuova edificazione.
Ciò  non significa che sono previsti meno alloggi, ma che saranno distribuiti sul territorio in maniera diversa con un’attuazione programmata nel tempo. Ad esempio viene  prevista una certa quantità di alloggi popolari, praticamente assenti nel R.U vigente  e un maggior numero di recuperi. Per quanto riguarda il territorio rurale sono previste le trasformazioni da annesso agricolo ad abitazione e queste vengono considerate come nuove costruzioni.
Gli spazi produttivi: dall’analisi sui fabbisogni di spazi produttivi è emersa in misura nettamente prevalente la domanda di crescita, in particolare come ampliamento e riorganizzazione di attività già esistenti nella zona di Carraia, mentre  è più debole la domanda di rilocalizzazione  delle aziende calzaturiere nell’area di Rimortoli.
Verde pubblico: le superfici a verde realizzate sono sufficienti a garantire il rispetto dello standard minimo previsto per l’intero territorio comunale.
Capannori, 17 marzo 2009

Stabilita una ’fascia di rispetto’ di 100 metri per ville storiche e chiese e di 250 metriper l’acquedotto storico del Nottolini
LA TUTELA DEI BENI DI VALORE STORICO, PAESAGGISTICO E AMBIENTALE TRA GLI OBIETTIVI PRINCIPALI DELLA VARIANTE URBANISTICA APPENA APROVATA
Maggiore tutela per le aree umide e boscate del territorio comunale
Uno dei principi ai quali si ispira la variante generale al regolamento urbanistico è lo sviluppo compatibile del territorio, accanto alla tutela delle imprese, dei cittadini e dei siti turistici per attrarre sempre più visitatori a Capannori, considerando proprio il turismo uno dei più importanti volani di sviluppo in un momento di difficoltà economica.
La tutela dei beni di valore storico, paesaggistico e ambientale rappresenta quindi, secondo gli indirizzi stabiliti dall’amministrazione comunale, uno dei principali obiettivi della variante generale al regolamento urbanistico appena approvata.
I valori storici e paesaggistici del territorio comunale in coerenza con i contenuti della pianificazione regionale e provinciale assumono  così un ruolo centrale nella pianificazione comunale al fine di  preservare le bellezze storico-architettoniche del territorio.
Relativamente ai beni storici, la variante attua infatti una particolare tutela con l’introduzione di una ‘fascia di rispetto’ di 100 metri attorno ai beni storici definiti come ville storiche e chiese  che sul territorio capannorese sono molto numerosi.
La fascia di rispetto  cosiddetta di ‘immediata prossimità’  tutela quindi non solo il bene storico in sé, ma anche il suo intorno.
Per quanto riguarda le aree di pertinenza delle ville storiche, aree strettamente correlate alle ville, secondo le norme di attuazione della variante, in cui  è possibile identificare il ‘sistema villa-podere’ sono ammesse tutte le attività agricole da realizzarsi  a cielo aperto ovvero agricoltura biologica e integrata vigneti e oliveti frutteti e orti, ma non è permessa la realizzazione di serre a carattere permanente o pluriennale. Giardini e parchi di rilevante interesse storico, inoltre, devono essere recuperati con materiali e secondo  le caratteristiche originarie e comunque storicizzate.
La fascia di rispetto sale a 250 metri per ogni lato dell’Acquedotto del Nottolini, un acquedotto storico che costituisce un evidente elemento territoriale che caratterizza la Piana lucchese.
Accanto ai beni storici c’è poi  la tutela dei beni paesaggistici e di  quelli ambientali.
Per questi ultimi si intendono, in particolare, le aree umide, le aree boscate e quelle caratterizzate dalla presenza di vegetazioni particolari, la cui perimetrazione derivata nell’Inventario Forestale Toscano, è stata aggiornata con l’ausilio delle immagini satellitari.
Nella tavola di individuazione dei beni ambientali  vengono anche individuati l’Anpil del Bottaccio della Visona e i Siti di interesse Regionale del Monte Pisano e dell’ex alveo del Lago di Bientina, con l’indicazione degli elementi di criticità e delle principali misure di conservazione da adottare.
Capannori, 18 marzo 2009