In merito all’Impianto di compostaggio interviene Franco Borchi direttore dell’Ato Costa:
“Il Piano Straordinario è, attualmente, l’unico strumento giuridicamente valido in materia di pianificazione dei rifiuti: esso riassume tutte le previsioni impiantistiche previste nei vecchi piani provinciali di Massa Carrara – Lucca – Pisa e Livorno ed è stato approvato nel 2009 dalla Regione Toscana. Ciò significa che, dal 2009, la Provincia di Lucca, come le altre province dell’ambito, non possono più modificare i propri piani provinciali che, come detto, risultano “ cristallizzati “ nelle previsioni recepite dal Piano Straordinario.
Il Piano Provinciale di Lucca prevedeva e, quindi, il Piano Straordinario oggi prevede la realizzazione dell’impianto di compostaggio nel comune di Capannori.
Solo il nuovo Piano Interprovinciale, attualmente in fase di elaborazione, può contenere ulteriori o diverse previsioni impiantistiche: quando esso sarà approvato, andrà a sostituire il vigente Piano Straordinario e sulla base di esso l’ATO dovrà predisporre il Piano Industriale.
Dopo la costituzione, avvenuta il 16.12.2011, di REtiAmbiente, New.Co inizialmente tutta pubblica, l’ATO Toscana Costa sta preparando la gara per l’affidamento del servizio e per l’individuazione del socio privato al quale la neocostituita RetiAmbiente cederà almeno il 40 % delle proprie azioni: a quel momento RetiAmbiente diventerà una società mista che è la modalità di affidamento del servizio integrato che l’ATO Toscana Costa ha prescelto.
Nel contesto della documentazione della gara suddetta, l’impianto di compostaggio che il nuovo gestore dovrà realizzare in Provincia di Lucca non può che essere quello già previsto nel Piano Straordinario: cioè Capannori.
E la partecipazione alla Newco del Comune di Capannori, dopo le perizie stabilite dal Tribunale ai sensi del C.C., sarà quantificata anche in base al valore connesso alla realizzazione di tale impianto.
Se la Provincia di Lucca, come sembra, intende portare avanti ulteriori o diverse previsioni sull’impiantistica di trattamento della frazione organica, rispetto a quella attualmente vigente, potrà legittimamente inserire tali elementi di novità nel futuro Piano Interprovinciale.
Si aggiunge che le valutazioni politiche inerenti la sostituzione dell’impianto di Capannori con quello di Massarosa non sono materia di competenza tecnica dell’Ato Toscana Costa.
Occorre tuttavia auspicare che il processo per l’approvazione del nuovo Piano Interprovinciale, da condividere anche con le province di Pisa, Livorno e Massa Carrara, termini prima della chiusura della procedura di gara per l’affidamento del servizio predisposta dall’Ato Toscana Costa. Questo per evitare e/o limitare mutamenti dell’oggetto di gara in corso d’opera, soprattutto per ciò che attiene l’impiantistica già stabilita dal Piano Straordinario in coerenza con i fabbisogni di trattamento dell’organico futuri”.
22 Novembre 2024