Per la prima volta dopo l’introduzione della raccolta ‘porta a porta’, nel 2015, la produzione di rifiuto indifferenziato pro capite annuo a Capannori è scesa sotto i 100 chilogrammi, attestandosi sui 98 chilogrammi a persona. Un risultato eccezionale che fa centrare al comune di Capannori uno degli obiettivi cardine della Strategia Rifiuti Zero, ovvero la riduzione alla fonte dei rifiuti non riciclabili e che certifica la qualità del sistema di gestione dei rifiuti sul territorio comunale gestito da Ascit. Il municipio capannorese è tra i primi a tagliare questo importante traguardo in Italia insieme ad alcuni Comuni del nord Italia per la maggior parte, però, di piccole dimensioni.
Capannori si colloca tra le amministrazioni più virtuose a livello regionale e nazionale anche per la produzione pro capite annua complessiva (rifiuto differenziato + indifferenziato) che, sempre lo scorso anno, si è attestata sui 431 chilogrammi pro capite. La performance di Capannori si rivela migliore rispetto alla media provinciale (636 kg), regionale (596 kg) e nazionale (487 kg). Un dato, quest’ultimo, che rispecchia il calo della produzione totale dei rifiuti nel 2015 rispetto al 2014, pari al 4,17 %.
“Essere scesi sotto i 100 chilogrammi pro capite annui di produzione di rifiuto indifferenziato è un traguardo eccezionale che testimonia come a Capannori i Rifiuti Zero stiano diventando realtà – afferma l’assessore all’ambiente Matteo Francesconi -. Un dato che testimonia l’ottima qualità del sistema di raccolta e di gestione dei rifiuti nel nostro comune, senza la quale non sarebbe stato possibile raggiungere un risultato così straordinario. Un obiettivo centrato grazie, innanzitutto, all’impegno e alla pazienza con cui ogni giorno i nostri cittadini separano e conferiscono gli scarti, ma certamente dovuto anche all’introduzione della tariffazione puntuale che ha spinto gli utenti a produrre meno indifferenziato sapendo in questo modo di poter risparmiare in bolletta. Molto soddisfacenti anche i dati sulla raccolta differenziata e sulla trasformazione di molti dei materiali raccolti in altri materiali con l’attivazione di un circuito virtuoso che premia gli sforzi compiuti da tutta la comunità e mette a segno un altro obiettivo della strategia Rifiuti Zero che è il recupero dei materiali finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva”.
Il dato ufficiale certificato dalla Regione Toscana sulla percentuale di raccolta differenziata raggiunta nel 2015 ancora non è pervenuto, ma non dovrebbe discostarsi molto da quello, molto positivo, del 2014 pari a 84,61%, la percentuale più alta in provincia di Lucca e tra le migliori a livello nazionale tra i Comuni sopra i 15 mila abitanti.
Sono invece disponibili sempre relativamente allo scorso anno altri interessanti dati sulla quantità di rifiuti differenziati per singola tipologia e sulla loro trasformazione in altri materiali con il conseguente reinserimento nel ciclo produttivo.
Nel 2015 sono state riciclate 7 mila 600 tonnellate di carta e salvato circa 21 mila alberi, mentre 8 mila 500 tonnellate di scarti di cucina sono state trasformate in terriccio utile a concimare circa 34 mila 500 ettari di campi e giardini. Dalla raccolta di 2 mila 600 tonnellate di vetro, inoltre, saranno realizzate 5 milioni di nuove bottiglie da vino. Sempre lo scorso anno sono state raccolte 37 mila tonnellate di olio alimentare che sarà trasformato in Biodiesel e sono state recuperate circa 511 tonnellate di elettrodomestici, (frigoriferi, lavastoviglie, televisori, telefonini) che saranno smontati e riciclati. Sono state infine raccolte e separate 3.200 tonnellate di bottiglie e flaconi di plastica dalle lattine, rigenerando plastica per 5 milioni di bottiglie e metallo per altrettanti barattoli e lattine.
27 Dicembre 2024