Capannori sempre più vicina al traguardo "Rifiuti Zero"

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CAPANNORI SEMPRE PIU’ VICINA AL TRAGUARDO DEI RIFIUTI ZERO.
LA PRODUZIONE DEGLI SCARTI E’ CALATA DI OLTRE IL 20% IN  3 ANNI
E’ emerso nel corso del 1° Seminario Nazionale  per la ricerca sui Rifiuti e la promozione delle buone pratiche di sostenibilità ambientale’
Del Ghingaro ‘Adesso  dobbiamo andare oltre e concentrarsi sul 18% di rifiuto indifferenziato”
Seminario rifiuti 012 Capannori sempre più vicina al traguardo dei Rifiuti Zero. E’ emerso dal 1° Seminario Nazionale per la Ricerca sui rifiuti e la promozione delle buone pratiche di sostenibilità ambientale  iniziato ieri (sabato) nell’Auditorium di Piazza Aldo Moro e promosso da Comune. Ascit e Zero Waste International.
Lo ha detto il sindaco, Giorgio Del Ghingaro, aprendo i lavori, ad una affollata platea, e lo dicono i dati.
La percentuale di raccolta differenziata è giunta all’82% Capannori è il terzo Comune virtuoso a livello regionale, ma soprattutto negli ultimi tre anni ha ridotto di oltre il 20% la produzione totale dei rifiuti, (- 0,45% pro capite) che nel periodo precedente faceva segnare un + 5% annuo.
“Nella Settimana europea  di riduzione dei rifiuti – ha detto il sindaco Giorgio  Del Ghingaro- posso affermare, non senza una punta di orgoglio, che Capannori sta facendo egregiamente la sua parte e che la meta dei Rifiuti Zero diventa sempre più concreta. Di questo devo ringraziare la giunta e il consiglio comunale, ma soprattutto i cittadini, senza i quali non avremmo potuto fare la raccolta ‘porta a porta’ né diminuire la produzione degli scarti”.
Del Ghingaro ha inoltre affermato la compatibilità economica del ‘Porta a porta’ e ha lanciato la sfida futura  di giungere a rifiuti zero entro il 2010 potenziando la filiera delle  già numerose  buone pratiche ambientali, che vanno dagli acquisti verdi dell’Ente all’eliminazione delle bottiglie di plastica sulle mense scolastiche, ma soprattutto lavorando su quel 18% di rifiuto indifferenziato che ancora si frappone all’obiettivo finale.
“Capannori ha già iniziato questo lavoro – ha detto ancora del Ghingaro – grazie all’apertura di un apposito sportello nella sede comunale, che sta già dando i suoi primi importanti risultati  avendo individuato su quali tipologie di rifiuti come, ad esempio, le capsule da caffè usa e getta si può iniziare ad intervenire, anche attraverso una proposta di riprogettazione”.
E proprio alle buone pratiche finalizzate alla riduzione dei rifiuti è stata dedicata la prima parte del seminario, dopo  l’intervento del presidente di Ascit, Maurizio Gatti, di Rossano Ercolini, responsabile del Progetto Passi concreti verso Rifiuti Zero e dei rappresentanti dell’associazione dei ‘Comuni Virtuosi’, Gianluca Fioretti e Pinuccia Montanari con il coordinamento dell’assessore all’ambiente, Alessio Ciacci.
Andrea Segrè dell’Università di Bologna ha illustrato il progetto ‘Last Minute Market’, un sistema per il riutilizzo di beni invenduti dalla grande distribuzione organizzata che permette di recuperare tutte le tipologie di prodotti, compresi i ‘freschi’ e i ‘freschissimi’, attraverso l’incontro diretto tra domanda e offerta. Il riciclaggio del car-fluff un’esperienza dell’azienda GreenFluff di Arese che tratta i residui provenienti dalla rottamazione degli autoveicoli è stata poi illustrato da Diego Cristofaro. ‘Ecopunto’ di Niscemi ha inoltre presentato il progetto commerciale ‘Pasta dal riciclaggio’, illustrato da Silvia Coscienza. Nel punto vendita siciliano i cittadini possono vendere o barattare con beni di consumo i rifiuti domestici provenienti dalla raccolta differenziata, attraverso una raccolta a punti. Cento grammi di carta o cartone valgono 1 punto,  cento grammi di plastica, 3 punti e ogni 70 punti si possono ricevere mezzo chilo di pasta o 25 centesimi.
Il convegno ha visto anche l’intervento di Enzo Favoino, presidente della Scuola Agraria  del Parco di Monza, che ha parlato della  riduzione dei rifiuti a partire dai Rur  e di  Roberto Cavallo, presidente della Cooperativa Erica, che ha presentato la Settimana Europea dei rifiuti. Nel pomeriggio si è tenuta la riunione congiunta del team operativo e del comitato scientifico del ‘Centro ricerca Rifiuti Zero’ di Capannori con il coordinamento di Paul Connett e Rossano Ercolini ed  è avvenuta la costituzione ufficiale della Rete Italiana Compostatori Domestici.
Domani (domenica) il seminario proseguirà con alcune proposte operative sull’attuazione di un percorso verso rifiuti zero a livello locale, dall’organizzazione delle raccolte differenziate alla prevenzione-ricerca fino al trattamento dei Rur.
Il ‘caso studio’ delle capsule da caffè usa e getta
Ogni anno nel mondo si consumano 10 miliardi di capsule da caffè usa e getta. In Italia il 10%, ovvero 1 miliardo. Ipotizzando che Capannori sia nella media nazionale  si può dire che sul proprio territorio ogni anno si consumino 750 mila capsule di caffè usa e getta  corrispondenti a  9 tonnellate di rifiuto indifferenziato.  E’ quanto emerso  dal ‘caso studio’  illustrato stamani al Seminario sui Rifiuti da Luca Roggi e Marina Vidakovic del team operativo del Progetto ‘Passi concreti verso Rifiuti Zero’.
Secondo lo studio un’alternativa alle capsule possono essere le cialde biodegradabili (ci mettono 3-4 anni a degradarsi), oppure, ancora meglio l’utilizzo di macchine da caffè domestiche a polvere che si trovano in commercio.
Questo sarebbe un risparmio importante per l’ambiente, considerando che per realizzare un chilogrammo di capsule di caffè  usa e getta occorrono 4 kg di acqua, 2 kg di petrolio e 22 Kw di energia elettrica.