Il gestore energetico nipponico Chubu Electric Power Co. ha deciso di chiudere temporaneamente la centrale nucleare di Hamaoka, nella città costiera di Omaezaki, a 200 chilometri in direzione sudovest da Tokyo. Nel 2004 un sismologo nipponico l’aveva definita “un terrorista kamikaze pronto a esplodere”.
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È considerato uno dei più pericolosi impianti nucleari al mondo perché situato proprio tra due faglie e, prima dell’11 marzo scorso, si pensava fosse la centrale atomica giapponese più a rischio del Paese.
La decisione è stata presa dai vertici aziendali dopo che il premier nipponico, Naoto Kan, aveva riportato in una conferenza stampa le stime degli scienziati secondo cui c’è una probabilita dell’87% che si verifichi di nuovo un terremoto di magnitudo 8 in quest’area nei prossimi trent’anni.
Il premier ha quindi invitato il gestore a sospendere ogni operazione per potenziare le misure di sicurezza della centrale.
I reattori dell’impianto rimarranno spenti finché non sarà eretto un muro protettivo anti tzunami, alto 15 metri. E questo potrebbe significare uno stop di almeno tre anni.
23 Dicembre 2024