Firmato da Zanonato il decreto per alleggerire il peso in bolletta degli incentivi Cip 6, il controverso incentivo che va anche a produzioni energetiche di scarsa sostenibilità come le “assimilate”. Una riforma proposta dall’Aeeg da tempo, recepita con il primo ‘decreto Fare’ e ora finalmente attuata. Senza però dimenticare il solito aiutino agli inceneritori.
Finalmente arriva il decreto per alleggerire il peso in bolletta degli incentivi Cip 6, il controverso premio che va anche a produzioni energetiche di scarsa sostenibilità come quelle da rifiuti e le famigerate “fonti assimilate alle rinnovabili”, che comprendono, ad esempio, anche impianti che bruciano scarti delle raffinerie. Una riforma proposta dall’Autorità per l’Energia (Aeeg) da molto tempo, ma che era stata finora rimandata, con conseguenti mancati risparmi per centinaia di milioni di euro.
Il Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, ha firmato il 31 gennaio il decreto sulle nuove modalità di determinazione del cosiddetto CEC, ossia il parametro rappresentativo del costo evitato di combustibile che viene utilizzato per definire la remunerazione dell’energia elettrica prodotta dagli impianti in convenzione Cip 6/92 (vedi allegato in basso). Tali nuove modalità – informa il MiSE – saranno applicate con gradualità per il 2013 e a regime dal 1° gennaio 2014.
“D’ora in avanti la remunerazione dell’energia elettrica da impianti Cip6/92 sarà più aderente e coerente con la struttura dei costi del mercato del gas naturale, consentendo così una riduzione degli oneri complessivamente scaricati in tariffa”, commenta una nota ministeriale.
“Il provvedimento – spiegano dal MiSE – rappresenta l’attuazione di una specifica attribuzione prevista dal decreto legge 69/2013 (il cosiddetto decreto del Fare 1, ndr) da esercitare sulla base della proposta formulata dall’Autorità. La misura rientra tra quelle adottate negli ultimi mesi dal Governo e dal Parlamento per ridurre i costi della bolletta elettrica per imprese e famiglie, come fattore indispensabile per favorire la ripresa economica e l’occupazione”.
Ne primo decreto Fare, infatti, si interviene sul metodo di calcolo degli incentivi per gli impianti Cip6: in pratica si è deciso di approfittare di quell’occasione di risparmio che il predecessore di Zanonato, Corrado Passera, aveva deciso di non cogliere. Cioè si adegua il metodo di calcolo del costo de combustibile evitato, il CEC, che determina l’ammontare dell’incentivo, basandolo sui mercati spot del gas e non più sul costo del greggio: secondo l’Autorità il nuovo metodo di calcolo fa risparmiare sugli incentivi il 7%.
Ricordiamo, peraltro, che quello stesso decreto 69/2013 contiene un generoso sconto a favore degli inceneritori, che viene riconfermato dal decreto firmato nei giorni scorsi. Un incentivo che consiste in una proroga dei termini per adeguare il metodo di calcolo del premio Cip6. Per i primi quattro anni dall’entrata in esercizio, che diventano 8 per gli impianti costruiti nelle zone dell’emergenza rifiuti, si continuerà ad applicare il vecchio metodo di calcolo, molto più generoso.
DM 31 gennaio 2014 sul CEC (pdf)
Qualenergia
23 Novembre 2024