Il 2010 è stato l’anno più caldo e più piovoso a livello mondiale da quando sono iniziate le rilevazioni con danni e vittime da record per cause climatiche. Lo rende noto la Coldiretti sulla base dei dati raccolti dal National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA’S).
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I dati, raccolti in collaborazione con la Global Historical Climatology Network si riferiscono alla temperatura media sulla terra e sugli oceani e considerano le precipitazioni medie a livello globale. In particolare la temperatura è stata di 1,12 gradi fahrenheit (0,62 gradi celsius) superiore alla media del ventesimo secolo, risultando così essere a livello globale la piu’ elevata della storia delle rilevazioni iniziate nel 1880, a pari merito con il 2005. Secondo le elaborazioni Coldiretti su dati del National Oceanic and Atmospheric Administration la temperatura media globale sulla terra e sugli oceani dei primi dieci anni del terzo millennio (2000 – 2009) è stata la piu’ elevata mai registrata con un valore di 57,9 gradi fahrenheit (14,389 gradi celsius), superiore dello 0,3 per cento a quella della decade precedente.
Il 2010 conferma quindi – sostiene la Coldiretti – il trend al cambiamento del clima che ha provocato danni, oltre che in Italia, in molte parti del mondo con il verificarsi di eventi estremi in India, Cina, e Pakistan che sono continuati nel 2011 in Australia e Brasile dove le alluvioni hanno causato disastri e vittime. Non sono mancati forti condizionamenti degli andamenti stagionali allo svolgimento delle attività agricole, con il crollo della produzione di grano in Russia dovuto al forte caldo. Una situazione che spinge a confermare e ad incentivare l’impegno per contrastare i cambiamenti climatici ai quali – continua la Coldiretti – possono contribuire modelli di consumo piu’ responsabili che abbattono l’emissione di gas serra. Gli effetti del surriscaldamento – conclude la Coldiretti – si sono fatti sentire anche in Italia anche se le temperature medie raggiunte hanno classificato il 2010 “solo” al diciannovesimi posto tra i piu’ caldi mai registrati dal 1800, secondo i dati Isac- Cnr.
di Tommaso Tautonico
21 Novembre 2024