Capannori (LU) è il primo comune in Italia ad aver aderito alla “Strategia rifiuti zero”. Attraverso una delibera consiliare l’amministrazione ha voluto cioè impegnarsi in una sfida totalmente controcorrente e per questo rivoluzionaria. In questi anni il Comune di Capannori ha dimostrato che l’aumento dei rifiuti non è più un dato immodificabile, ma solo un fattore che può essere governato con il coraggio di una politica che guarda alla sostenibilità e alla necessità di scelte coraggiose e concrete per un comune futuro possibile.
Il Comune ed ASCIT (l’azienda locale che si occupa della raccolta dei rifiuti) hanno dunque avviato una completa riorganizzazione del servizio andando ad eliminare dal territorio tutti i cassonetti ed attivando la raccolta domiciliare “porta a porta”, con la consegna a tutte le famiglie degli strumenti per la raccolta differenziata. Qui il “Porta a porta” è un sistema ormai consolidato: su oltre 26 mila dei 45 mila cittadini del comune, con una raccolta differenziata che supera l’80%. Con la raccolta differenziata dal 2004 al 2007 sono stati avviati a riciclaggio 56.861 tonnellate di rifiuti. A Marlia e Lammari (le due frazioni più abitate servite dal porta a porta) sono stati avviati a riciclo, dal gennaio 2006 al dicembre 2007, ben 8.288 tonnellate di rifiuti. Dall’avvio del “Porta a porta”, grazie all’aumento della raccolta differenziata c’è stata una riduzione dei rifiuti indifferenziati di oltre 10.000 tonnellate. Grazie alla sola raccolta differenziata della carta nel 2007 si è risparmiato l’abbattimento di 100.000 alberi, il consumo di 2.85 milioni di litri di acqua, l’emissione di 9.100 tonnellate di CO2.
Sottraendo il costo di smaltimento dei materiali differenziati, al ricavo ottenuto con la vendita della carta, si ottiene poi un costo complessivo per le 15.723 tonnellate di rifiuti differenziati di 167.678 euro. Se confrontiamo questo dato con il costo che sarebbe derivato dallo smaltimento nel ciclo dell’indifferenziato, il risparmio nel conferimento agli impianti è dunque pari a 2.348.000 euro nel solo 2007. Straordinario!
Altro elemento positivo dell’esperienza di Capannori è il lavoro. Il “porta a porta” necessita infatti di un numero più elevato di operatori. Dall’inizio del sistema di raccolta “Porta a porta” ad oggi ci sono state circa 30 nuove assunzioni. Questo non ha significato però maggiori costi perché questi sono stati compensati dai risparmi ottenuti dal mancato smaltimento dei rifiuti indifferenziati. Questi risparmi sono stati investiti non solo in mezzi più piccoli ed ecologici ed in nuovo personale ma anche garantendo un risparmio sulla tariffa al cittadino. Con i risparmi ottenuti dal non dover smaltire i rifiuti indifferenziati, oltre a coprire i costi delle nuove assunzioni, il Comune ha riconosciuto una riduzione della tariffa ai cittadini, pari al 20% sulla parte variabile.
Ma è sul fronte della riduzione dei rifiuti che il Comune di Capannori sta ottenendo risultati ancora più sorprendenti. Oltre alla pratica ormai capillarmente diffusa del compostaggio domestico, incentivato con un ulteriore sconto del 10% sulla parte variabile della tariffa, il Comune ha cominciato a vendere latte alla spina, in collaborazione con un produttore a soli 200 metri di distanza dal luogo in cui è stato sistemato l’erogatore automatico. Ebbene, ogni giorno vengono distribuiti circa 600 litri di latte crudo al prezzo di 1 euro al litro, vantaggioso sia per il cittadino (che risparmia 30-40 centesimi ogni volta) che per il produttore (che ricava più del doppio di quanto non avrebbe percepito dal circuito tradizionale). Il progetto “Il mio latte appena munto” garantisce anche una diminuzione consistente di rifiuti, infatti le famiglie si portano il recipiente da casa, evitando così di consumare inutili contenitori usa e getta. Stesso percorso è stato seguito per la messa al bando delle acque minerali in bottiglia nelle mense scolastiche, sostituite da brocche di acqua fresca (controllata ed economica) del rubinetto. Il progetto, avviato in via sperimentale in alcune scuole, ha già permesso di risparmiare all’ambiente circa 10.000 bottigliette di plastica usa e getta. E’ stato inoltre costituito un tavolo con tutti i comitati paesani che organizzano le sagre (circa di 10 nel territorio comunale), e con loro è stato concordato un percorso di progressiva eliminazione di stoviglie usa e getta per i coperti.
(Il progetto “Eco sagre”, pensato per ridurre la scia di rifiuti che si lasciano dietro le tante manifestazioni estive organizzate ogni anno, ha preso spunto dal progetto “Ecofeste” lanciato con successo qualche anno fa dalla Provincia di Parma, e ripreso da diversi enti locali italiani.)
Un progetto ambizioso, quello di Capannori, frutto dell’impegno e della passione di amministratori intelligenti e virtuosi (la città di Capannori è iscritta dal 2008 all’Associazione dei Comuni Virtuosi), che hanno scelto di interpretare il proprio ruolo in modo diverso e originale: al servizio del pianeta e dei suoi abitanti.
Il Comune ed ASCIT (l’azienda locale che si occupa della raccolta dei rifiuti) hanno dunque avviato una completa riorganizzazione del servizio andando ad eliminare dal territorio tutti i cassonetti ed attivando la raccolta domiciliare “porta a porta”, con la consegna a tutte le famiglie degli strumenti per la raccolta differenziata. Qui il “Porta a porta” è un sistema ormai consolidato: su oltre 26 mila dei 45 mila cittadini del comune, con una raccolta differenziata che supera l’80%. Con la raccolta differenziata dal 2004 al 2007 sono stati avviati a riciclaggio 56.861 tonnellate di rifiuti. A Marlia e Lammari (le due frazioni più abitate servite dal porta a porta) sono stati avviati a riciclo, dal gennaio 2006 al dicembre 2007, ben 8.288 tonnellate di rifiuti. Dall’avvio del “Porta a porta”, grazie all’aumento della raccolta differenziata c’è stata una riduzione dei rifiuti indifferenziati di oltre 10.000 tonnellate. Grazie alla sola raccolta differenziata della carta nel 2007 si è risparmiato l’abbattimento di 100.000 alberi, il consumo di 2.85 milioni di litri di acqua, l’emissione di 9.100 tonnellate di CO2.
Sottraendo il costo di smaltimento dei materiali differenziati, al ricavo ottenuto con la vendita della carta, si ottiene poi un costo complessivo per le 15.723 tonnellate di rifiuti differenziati di 167.678 euro. Se confrontiamo questo dato con il costo che sarebbe derivato dallo smaltimento nel ciclo dell’indifferenziato, il risparmio nel conferimento agli impianti è dunque pari a 2.348.000 euro nel solo 2007. Straordinario!
Altro elemento positivo dell’esperienza di Capannori è il lavoro. Il “porta a porta” necessita infatti di un numero più elevato di operatori. Dall’inizio del sistema di raccolta “Porta a porta” ad oggi ci sono state circa 30 nuove assunzioni. Questo non ha significato però maggiori costi perché questi sono stati compensati dai risparmi ottenuti dal mancato smaltimento dei rifiuti indifferenziati. Questi risparmi sono stati investiti non solo in mezzi più piccoli ed ecologici ed in nuovo personale ma anche garantendo un risparmio sulla tariffa al cittadino. Con i risparmi ottenuti dal non dover smaltire i rifiuti indifferenziati, oltre a coprire i costi delle nuove assunzioni, il Comune ha riconosciuto una riduzione della tariffa ai cittadini, pari al 20% sulla parte variabile.
Ma è sul fronte della riduzione dei rifiuti che il Comune di Capannori sta ottenendo risultati ancora più sorprendenti. Oltre alla pratica ormai capillarmente diffusa del compostaggio domestico, incentivato con un ulteriore sconto del 10% sulla parte variabile della tariffa, il Comune ha cominciato a vendere latte alla spina, in collaborazione con un produttore a soli 200 metri di distanza dal luogo in cui è stato sistemato l’erogatore automatico. Ebbene, ogni giorno vengono distribuiti circa 600 litri di latte crudo al prezzo di 1 euro al litro, vantaggioso sia per il cittadino (che risparmia 30-40 centesimi ogni volta) che per il produttore (che ricava più del doppio di quanto non avrebbe percepito dal circuito tradizionale). Il progetto “Il mio latte appena munto” garantisce anche una diminuzione consistente di rifiuti, infatti le famiglie si portano il recipiente da casa, evitando così di consumare inutili contenitori usa e getta. Stesso percorso è stato seguito per la messa al bando delle acque minerali in bottiglia nelle mense scolastiche, sostituite da brocche di acqua fresca (controllata ed economica) del rubinetto. Il progetto, avviato in via sperimentale in alcune scuole, ha già permesso di risparmiare all’ambiente circa 10.000 bottigliette di plastica usa e getta. E’ stato inoltre costituito un tavolo con tutti i comitati paesani che organizzano le sagre (circa di 10 nel territorio comunale), e con loro è stato concordato un percorso di progressiva eliminazione di stoviglie usa e getta per i coperti.
(Il progetto “Eco sagre”, pensato per ridurre la scia di rifiuti che si lasciano dietro le tante manifestazioni estive organizzate ogni anno, ha preso spunto dal progetto “Ecofeste” lanciato con successo qualche anno fa dalla Provincia di Parma, e ripreso da diversi enti locali italiani.)
Un progetto ambizioso, quello di Capannori, frutto dell’impegno e della passione di amministratori intelligenti e virtuosi (la città di Capannori è iscritta dal 2008 all’Associazione dei Comuni Virtuosi), che hanno scelto di interpretare il proprio ruolo in modo diverso e originale: al servizio del pianeta e dei suoi abitanti.