E’ stata oggi costituita, presso la sede centrale dell’ENEA a Roma, in presenza del notaio, l'”ASSOCIAZIONE ITALIANA COMPOSTAGGIO”, in sigla AIC.
Le attività dell’associazione, promossa daENEA, hanno come quadro di riferimento lil Piano di azione sulle tecnologie ambientali, l’ETAP, (Environmental Technologies Action Plan), che interpreta queste tecnologie come sistemi integrati comprendenti know how, procedure, beni e servizi, apparecchiature e sistemi organizzativi e di gestione.
Nella Comunicazione della Commissione Europea “Roadmap to a Resource Efficient Europe” il rifiuto organico è citato come uno dei tre settori chiave su cui intervenire per un uso efficiente delle risorse (gli altri sono il settore delle costruzioni e quello della mobilità).
In Italia la frazione organica del rifiuto rappresenta il principale problema da trattare infatti l’organico è:
• in peso, la prima componente (circa il 30%) dei rifiuti che vengono prodotti.
• In termini di raccolta differenziata, la maggior percentuale, quasi del 30% di tutta la RD.
• In termini di costi la maggiore voce di spesa per la gestione (raccolta e trattamento) con circa il 50% del totale della gestione rifiuti
Nel settore del trattamento dell’organico vi sono state recenti innovazioni portate dal collegato ambientale con il riconoscimento degli sgravi tariffari per chi adotta l’auto compostaggio e per le semplificazioni nel settore delle autorizzazioni per gli impianti locali di piccola taglia. Queste innovazioni aprono scenari nuovi e nuove opportunità per soluzioni locali che facciano leva sulle caratteristiche del territorio, sulla partecipazione dei cittadini, sulla costruzione di capacità e sensibilità. Per questo nasce l’Associazione Italiana Compostaggio.
La AIC è una libera Associazione senza finalità di lucro, aperta ad Enti Pubblici, Associazioni, Organismi privati e persone fisiche. Essa ha per scopo la promozione, ai fini della sostenibilità, della resilienza, della circolarità delle economie e dei territori e delle loro comunità, dell’uso razionale ed efficiente della risorsa costituita dai materiali organici attraverso impianti di piccola taglia, organizzazioni a rete, il più vicino possibile al luogo di produzione dei materiali stessi e di utilizzo del compost prodotto. Sono esempi di queste attività il compostaggio domestico, collettivo, di comunità e di prossimità. L’Associazione persegue essenzialmente finalità sociali nell’interesse del Paese, oltre che dei cittadini e degli utilizzatori finali del compost.
Essa ha per oggetto in particolare di:
• diffondere informazioni e costruire capacità, conoscenze e divulgare esperienze di compostaggio a piccola scala tra i diversi operatori economici, pubblici e culturali al fine di costruire la fiducia sui piccoli impianti locali, anche in attuazione dei principi di prossimità, sussidiarietà e di specifici programmi promossi da enti ed istituzioni pubblici e privati;
• intrattenere contatti diretti con le Pubbliche Amministrazioni e con Soggetti Privati, attraverso consulenze e fornendo agli Enti pubblici suggerimenti e raccomandazioni utili anche ai fini di aggiornamento, semplificazione e razionalizzazione normativa, alla programmazione e a politiche tariffarie incentivanti il compostaggio a piccola scala; ai Soggetti Privati affiancamento nell’iter tecnico – amministrativo per l’adozione del compostaggio locale;
• effettuare studi, ricerche, sondaggi, analisi, inchieste anche sostenendole finanziariamente con borse di studio, assegni di ricerca, premi e altri strumenti;
• promuovere il compostaggio domestico come pratica integrata al compostaggio di comunità coerente con i principi di sostenibilità ed efficienza nella gestione della frazione organica e funzionale alla riduzione dei rifiuti prodotti;
• organizzare e svolgere corsi di formazione, seminari, convegni, workshop;
• partecipare a comitati, gruppi di lavoro, commissioni, ogni volta che questo sia reputato utile;
• aderire ad associazioni nazionali ed estere che perseguano finalità analoghe o complementari;
• condurre più generalmente tutte quelle azioni suscettibili di contribuire all’ampliamento delle conoscenze, al progresso delle tecniche e delle realizzazioni per quel che concerne i piccoli impianti locali di trattamento della frazione organica dei rifiuti, di scarti alimentari e della cura del verde, della loro conduzione e della valorizzazione e utilizzo del compost prodotto;
• intraprendere iniziative e programmi congiunti al fine di promuovere l’attività e la crescita di associazioni aderenti o che abbiano finalità analoghe;
• valorizzare le professioni e i servizi del settore della gestione locale dei materiali organici e e a tal fine promuovere la realizzazione della certificazione delle competenze professionali, dei macchinari, delle strutture di servizio, delle reti, dei processi e del compost prodotto;
• svolgere attività editoriale per la pubblicazione di periodici, opuscoli, libri, prodotti multimediali, siti web e altre iniziative simili in tema della corretta gestione dei materiali organici e comunque connessi alla propria attività secondo le disposizioni previste dalla normativa vigente.
Oltre 30 i soci, tutti operatori qualificati del settore, che ritengono importante, per questo settore come in altri, applicare il principio della sussidiarietà definita come quel principio regolatore per cui se un ente inferiore è capace di svolgere bene un compito, l’ente superiore non deve intervenire, ma può eventualmente sostenerne l’azione.
21 Novembre 2024